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Cronaca

"Ciao Matteo", oggi i funerali dell'alpinista morto sul Cervino. Il dolore di Arezzo

Un mazzo di fiori deposto di fronte alla curva dove Matteo Pes con gli amici era solito seguire le partite dell'Arezzo. E' stato questo il commovente omaggio della squadra amaranto al 28enne morto domenica scorsa sul Cervino. Mentre in via...

Un mazzo di fiori deposto di fronte alla curva dove Matteo Pes con gli amici era solito seguire le partite dell'Arezzo. E' stato questo il commovente omaggio della squadra amaranto al 28enne morto domenica scorsa sul Cervino. Mentre in via Garibaldi parenti amici e conoscenti si stringevano di fronte alla camera ardente allestita alla Misericordia, anche allo stadio comunale il pensiero era rivolto al giovane.

Oggi è il giorno dell'addio. I funerali del giovane si svolgeranno alle 15 nella cattedrale cittadina. Ci saranno i compagni di squadra della Polisportiva San Marco, dove aveva militato. Anche se da settembre aveva deciso di rallentare con il pallone per dedicarsi all'arrampicata, la sua più grande passione. Ci saranno gli amici di sempre, gli attivisti di Casapound, e i volontari della Misericordia. Proprio questi ultimi durante l'estate avevano condiviso molti momenti con lui: Matteo infatti aveva iniziato attività di volontariato e si occupava dei servizi sociali.

"Era serio e affidabile", raccontano gli operatori che oggi lo accompagneranno nell'ultimo viaggio.

Tutti quanti stretti in un abbraccio immenso ai familiari: il padre, ex agente di polizia penitenziaria, la madre insegnante, il fratello Michele.

La tragedia

Matteo Pes, 28enne studente e lavoratore, con la passione per le arrampicate, per il calcio e la politica, è morto domenica precipitando dal Cervino.a in vacanza con un amico, ed aveva pianificato quell’uscita personalmente. Voleva raggiungere la vetta del Monte Cervino, la “Gran Becca”, a 4mila 400 metri. Ma dopo una partenza alle 5,30 del mattino e quasi sette e di scalate aveva deciso, d’accordo con l’amico, di fermarsi. “Sono stanco” avrebbe commentato mentre decidevano di far tappa a Capanna Carrel, a quota 3800 metri. Ma non ci è arrivato: è precipitato poco prima di raggiungerla, lungo la Cheminée (a quota 3700), probabilmente per aver perso l’appiglio ad una corda utilizzata dagli scalatori che si cimentano in quella salita di circa 15 metri. La caduta, per circa 300 metri, non gli ha dato scampo.

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