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Cronaca

Blitz della municipale nella casa famiglia, scatta la chiusura. Terzo caso in un mese ad Arezzo

La struttura non è autorizzata a ospitare persone non autosufficienti. "Situazione di pericolo per gli ospiti", spiega il Comune nell'ordinanza. Gli anziani devono essere trasferiti

Un'altra casa famiglia di Arezzo è stata chiusa per le irregolarità che sono state riscontrate all'interno. E' la terza in poco più di un mese. Il sopralluogo della polizia municipale di Arezzo è stato effettuato domenica 26 marzo, il giorno seguente, lunedì scorso, il Servizio Ambiente, Clima e Protezione Civile del Comune ha ordinato la chiusura con apposito provvedimento. Ordinanze analoghe, per la stessa tipologia di struttura, sono state emesse in precedenza, tra i mesi di febbraio e marzo. Lo si evince dai documenti pubblicati dall'amministrazione, anche se mancano i nomi delle strutture per ragioni di privacy.

I motivi delle chiusure

Tre le case famiglia giudicate non a norma, distribuite tra centro cittadino e immediata periferia: o non disponevano delle autorizzazioni per ospitare il numero di persone che effettivamente si trovavano all'interno, oppure tra gli ospiti figuravano persone non autosufficienti che, in base alla legge regionale 41 del 24 febbraio 2005, non potevano stare in una casa famiglia. Eventualmente, le persone non autosufficienti possono essere accolte in una Rsa, che risponde ad altri tipi di requisiti rispetto alla casa famiglia.

L'ultimo caso

L'ultimo caso in ordine di tempo riguarda una casa famiglia aretina che ospita cinque persone. Domenica scorsa è stato effettuato un sopralluogo all'interno da parte degli agenti della Polizia municipale di Arezzo che hanno riscontrato la presenza, tra gli ospiti, di due persone non autosufficienti. La struttura è autorizzata per un massimo di sei persone, purché autosufficienti. Per questo è scattata l'immediata sanzione della polizia municipale a cui ha poi fatto seguito l'ordinanza di chiusura del Comune di Arezzo: "In assenza di specifica autorizzazione al funzionamento, siamo in presenza di una situazione di pericolo per gli ospiti della struttura in quanto privi dei necessari requisiti di assistenza socio-sanitaria e si ritiene pertanto necessario procedere alla chiusura della struttura", spiega l'ordinanza.

I precedenti

Come detto, non si tratta di un caso isolato. Sono ben tre le chiusure del genere imposte da inizio anno, un'altra è del 13 marzo e la precedente del 22 febbraio. In queste strutture hanno trovato ospitalità 8 e 10 persone. In questi casi la Polizia municipale si è mossa, oltre che per la presenza di persone non autosufficienti, anche per l'eccessivo carico complessivo di ospiti. I legali rappresentanti delle attività hanno 20 giorni di tempo per ottemperare all'ordinanza. In un caso è già stata richiesta (e ottenuta) una proroga, per via delle operazioni da svolgere. Tra queste, il non agevole trasferimento di persone anziane non autosufficienti.

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