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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ex soprintendente accusata di concussione: procura chiede condanna a 7 anni e 2 mesi

La pm Faina della Procura di Siena ha chiesto una condanna per Anna Di Bene, accusata di aver fatto pressioni su un architetto per "velocizzare l'approvazione di una pratica per una villa di Ansedonia"

La Procura di Siena ha chiesto una stangata: 7 anni e 2 mesi di condanna per Anna Di Bene, ex soprintendente alle belle arti e paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto. Su di lei pendono pesanti: accuse di concussione, abuso d’ufficio e lesioni dolose. Insieme a lei è imputato anche il marito, architetto e tecnico progettista, per il quale la Procura ha chiesto invece 1 anno e 6 mesi.

Le pratiche per la villa di Ansedonia

E' stata la pm Sara Faina, al termine di una articolata requisitoria a chiedere che Di Bene venisse condannata. A darne notizia è Radio Siena Tv. Di Bene è accusata di aver messo in atto delle pressioni nei confronti dell'architetto responsabile dei procedimenti per la costa grossetana "al fine di velocizzare l’approvazione di una pratica, risalente al 2016, per il frazionamento di una villetta ad Ansedonia (Orbetello)". La pratica fu approvata, nonostante pare mancassero alcuni presupposti di legittimità paesaggistica. Una ricostruzione, quella della Procura, che è stata respinta fin dall'inizio del procedimento giudiziario. La difesa sottolinea infatti come l'abuso edilizio contestato riguarderebbe in realtà un muretto divisorio di un giardino della villa. Per il muretto ci sarebbe stata un’autorizzazione degli Sessanta rilasciata dallo stesso Comune, ma perduta negli archivi.

La sentenza, del giudice Luciano Costantini, è prevista a inizio novembre, dopo le repliche della difesa.

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