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Chat "anti ladri" segnala tre furti: carabinieri accorrono, braccano un malvivente e lo arrestano

Il campanello d'allarme questa volta è squillato in una chat: quella che i residenti di Badia Agnano hanno spontaneamente creato in seguito ad una serie di reati predatori avvenuti in zona. I cittadini hanno segnalato alcuni furti e l'avvistamento...

Il campanello d'allarme questa volta è squillato in una chat: quella che i residenti di Badia Agnano hanno spontaneamente creato in seguito ad una serie di reati predatori avvenuti in zona. I cittadini hanno segnalato alcuni furti e l'avvistamento di due persone che si aggiravano nella frazione con fare sospetto. Così un cittadino, carabiniere fuori servizio, anche lui membro della chat, ha allertato i militari dell'Arma ed è scattata un'operazione che ha coinvolto 10 carabinieri e portato all'arresto di uno dei due ladri.

Il movimentato episodio è avvenuto ieri, dal tardo pomeriggio in poi. I due ladri avevano "visitato" tre abitazioni, mettendo a segno dei furti, e una quarta dove però il colpo è sfumato. Un bottino esiguo - una collanina trafugata in un'abitazione, monili e 40 euro in un'altra. - ma danni da non sottovalutare per finestre e infissi forzati.

Nel dettaglio i cittadini hanno fatto circolare la segnalazione dei furti e la presenza di una macchina sospetta: il carabiniere fuori servizio ha condotto i colleghi della stazione di Bucine verso la zona segnalata, un boschetto adiacente all’abitato.

Poi militari della “gazzella” proveniente da San Giovanni Valdarno sono accorsi sul posto ed effettivamente hanno sorpreso ed identificato un albanese, non residente in zona ma comunque in provincia di Arezzo.

Nel frattempo la chat ha continuato a brulicare di messaggi tra i quali, una nuova importante segnalazione: un altro soggetto era stato visto scappare nella boscaglia. L'uomo è stato trovato, bloccato e tratto in arresto.

"Gli elementi indiziari raccolti nei confronti dell’albanese fermato - spiegano in militari dell'Arma in una nota - , risultano sufficienti per trarlo in arresto per l’ultimo furto ma non abbastanza consistenti per aprire le porte del carcere; rimangono le tracce raccolte da tutti i militari intervenuti (una decina), alcuni anche fuori servizio, sulle quali i militari della Compagnia di San Giovanni sta continuando a lavorare per ricostruire la filiera della presunta organizzazione dedita ai furti in abitazione della zona".

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