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Cronaca Poppi

Guadagni per oltre 200mila euro ma nessuna licenza: chiusi tre centri estetici abusivi

I controlli sono stati effettuati dalla Guardia di Finanza di Poppi che, dallo scorso dicembre, ha avviato una complessa attività investigativa

Il giro d’affari poteva contare su una clientela affezionata che, puntualmente, prenotava trattamenti presso centri estetici che, almeno per il Fisco, formalmente non esistevano. Sono stati i finanzieri di Arezzo a siglare tre operazioni ispettive nei confronti di altrettante attività commerciali abusive. Così come reso noto dalle Fiamme Gialle, nei mesi scorsi, gli uomini della tenenza di Poppi hanno avviato un accurato monitoraggio dei centri estetici pubblicizzati sui più noti social network. Da subito è apparso chiaro come “l’operatività delle imprese casentinesi fosse svolta in totale evasione d’imposta e, in due casi, pure senza autorizzazioni amministrative”. I controlli sono stati avviati a dicembre. Le ricerche, come spiegato dai militari, hanno permesso di acquisire documentazione extracontabile attraverso la quale sono stati ricostruiti gli appuntamenti che gli estetisti annotavano per i trattamenti da eseguire. Al termine delle verifiche i finanzieri hanno quantificato redditi non dichiarati per oltre 200.000 euro, tutti incassati senza l’emissione del documento fiscale. Nel contempo, sono state elevate sanzioni amministrative fino a 18.000 euro per due dei soggetti controllati per avere esercitato l’attività abusivamente. “Gli interventi - spiegano i finanzieri - proseguiranno ulteriormente per porre un argine all’illegalità ed all’abusivismo nel settore, dando così una concreta risposta a quegli imprenditori che agiscono nel pieno rispetto delle regole”.

Il commento di Confartigianato

Plauso da parte di Confartigianato Estetica per l’operazione della GdF casentinese che ha effettuato tre controlli su attività sconosciute al fisco, quantificando importanti redditi non dichiarati.

“Finalmente un primo risultato importante contro l’abusivismo– dice Pierluigi Marzocchi, Presidente di categoria – frutto anche del lavoro in sinergia tra la Guardia di Finanza e Confartigianato che rappresenta le imprese del settore e che stanno dalla parte della legalità e contro i rischi connessi agli abusivi. La collaborazione tra la GdF e l’associazione è un percorso avviato a settembre del 2022 per rispondere alla rabbia di tante aziende che rischiano di chiudere a causa di un fenomeno che dopo il covid ha avuto una forte accelerazione”.

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