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Cronaca

Delitto del fiume, nessuno sconto di pena per Polverini

Il giovane uccise con una violentissima aggressione la 39enne Katia Dell'Omarino

Nessuna riduzione di pena per Piter Polverini, il 28enne che nell'estate del 2016 uccise a martellate Katia Dell'Omarino. E' questa la decisione della prima sezione della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna a 14 anni di reclusione. La Corte suprema ha respinto il ricorso della difesa che chiedeva di  a ridurre la pena riconoscendo le attenuanti non considerate nei primi due gradi di giudizio. Niente sconto dunque legato alle condizioni psichiche del giovane e negata anche l'attenuante per la provocazione.

Polverini resterà dunque nel carcere di Orvieto dove si trova ormai da molti mesi.

Il delitto del fiume

L'omicidio avvenne nella notte tra l'11 e il 12 luglio del 2016, nei pressi del torrente Afra a Sansepolcro. Polverini e la 39enne Katia Dell'Omarino si appartarono nella strada bianca che costeggia il corso d'acqua. La serata però si concluse con una lite: la donne avanzò una richiesta di denaro (dieci euro) che al giovane parve eccessiva. La rabbia del giovane esplose quando capì che la donna avrebbe potuto raccontare del loro incontro intimo. Scattò così la violentissima aggressione: con un martello che era sull'auto si scaglio su Katia e non le diede scampo. Il corpo della donna fu abbandonato sull'argine del rio. 

Il processo

Polverini fu arrestato nel settembre 2016. I Carabinieri risalirono a lui dopo una lunga estate di scrupolose indagini.Il giovane confessò tutto e consegnò l'arma del delitto agli inquirenti.

In primo grado fu condannato a 16 anni di reclusione, scesi a 14 in Appello. 

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