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Cronaca

Caso Martina Rossi: "Un secondo testimone oculare ha visto la giovane sul balcone: un uomo mai rintracciato"

Ci sarebbe un secondo testimone oculare che avrebbe visto Martina Rossi sul balcone dell'hotel Sant'Ana da dove è precipitata. Un uomo che, in quell'alba del 3 agosto 2011, si trovava sul terrazzino di una stanza dell'hotel di fronte, "La Cala", a...

Ci sarebbe un secondo testimone oculare che avrebbe visto Martina Rossi sul balcone dell'hotel Sant'Ana da dove è precipitata. Un uomo che, in quell'alba del 3 agosto 2011, si trovava sul terrazzino di una stanza dell'hotel di fronte, "La Cala", a fumare una sigaretta. Chi era? Cosa ha visto di preciso? Se lo chiede la difesa di Luca Vanneschi, rappresentata dal legale Stefano Buricchi, che questa mattina in aula ha chiesto che venisse riascoltata Luana Buono, vice commissario di Polizia di Genova che aveva condotto le indagini.

La presenza di questo secondo testimone oculare sarebbe stata segnalata da una delle amiche che era in vacanza con Martina, Alessia Nicastro. Stando a quanto agli atti del processo, la ragazza dopo essere stata ascoltata dalla Polizia, nel febbraio del 2012 tornò di sua spontanea volontà a parlare con gli inquirenti.

"Qualcuno dell'albergo, il direttore o forse il capo dell'animazione ci ha riferito che c'era un testimone che, mentre stava fumando sul balcone, aveva visto Martina da sola sul balcone, intendendo della stanza dei ragazzi; non mi sembra abbiano specificato se questa persona avesse visto Martina ferma o l'avesse vista buttarsi". E ancora a domanda la giovane risponde: "Ricordo si diceva che fosse un cliente dell'albergo dove eravamo noi (erano state spostate di struttura dopo la tragedia ndr), "La Cala", non so se fosse italiano o straniero".

Le frasi della giovane hanno subito fatto mobilitare gli inquirenti che subito hanno cercato di rintracciare l'uomo: tutte le persone sentite però (molte delle quale italiane) hanno affermato che nel momento della tragedia si trovavano dall'altro lato dell'albergo, ovvero quello le cui finestre e terrazzi affacciavano vista mare e non di fronte al Sant'Ana. Ma allora chi è quest'uomo? Forse c'è stato un equivoco e sono stati forniti agli inquirenti i nominativi di persone che avevano le camere sull'altro lato della struttura? Qualcuno può aiutare a rintracciarlo? Quello che è certo è che quest'uomo non ha mai raccontato cosa ha visto. E la sua testimonianza potrebbe chiarire molti aspetti di questa vicenda.

L'udienza di questa mattina, come annunciato, è stata rinviata per l'assenza dei due danesi - padre e figlia - chiamati a deporre dalla pubblica accusa. Sono stati rintracciati: hanno firmato le raccomandate inviate dall'Italia ma al momento non hanno potuto raggiungere Arezzo. Il prossimo appuntamento è per il 24 luglio.

Nel frattempo il collegio giudicante ha fissato le ultime date. La sentenza dovrebbe arrivare il 14 dicembre.

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