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Cronaca

Caso Martina Rossi, prende il via il processo. Imputati due giovani aretini: non saranno in aula

Sarà un'udienza dedicata alle questioni preliminari. E' ancora presto per entrare nel cuore della vicenda. Prende il via oggi il processo per la morte di Martina Rossi, la studentessa ligure che nell'agosto del 2011 precipitò da un balcone di un...

Sarà un'udienza dedicata alle questioni preliminari. E' ancora presto per entrare nel cuore della vicenda. Prende il via oggi il processo per la morte di Martina Rossi, la studentessa ligure che nell'agosto del 2011 precipitò da un balcone di un hotel delle Baleari, dove si trovava in vacanza. Sul banco degli imputati ci saranno due giovani aretini: Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni. Su di loro pende un'accusa pesante: morte in conseguenza di altro reato. Secondo l'accusa, sostenuta dal procuratore Roberto Rossi, la giovane sarebbe morta cercando si sottrarsi ad un tentativo di violenza sessuale.

Di fronte al collegio presieduto dal giudice Angela Avila, questa mattina tre gli atti per incardinare il processo saranno presentate anche le liste dei testi che le varie parti intendono ascoltare durante il procedimento: 24 i nomi sulla lista del procuratore, 77 - tra i quali anche il regista Carlo Verdone - quelli sulla lista dell'avvocato Tiberio Baroni, legale di Alessandro Albertoni, e circa 50 quelli citati dall'avvocato Stefano Buricchi che assiste Luca Vanneschi. E proprio i legali della difesa hanno annunciato che saranno sollevate alcune eccezioni preliminari.

Tra le carte del processo entreranno anche le perizie dei numerosi consulenti di parte, le fotografie della stanza d’albergo e quelle scattate dalle forze dell’ordine spagnole (inviate per rogatoria), le risultanze dell’autopsia eseguita in Spagna e tutte le intercettazioni ambientali con le loro trascrizioni. Sono considerati elementi alla base del procedimento. Non sono state ammesse invece le rogatorie internazionali con le testimonianze raccolte dalla polizia giudiziaria spagnola, perché raccolte senza un contraddittorio. Ma anche la testimonianza giunta alla procura di Arezzo tramite rogatoria dell’unica testimone, la cameriera Francisca P. , o le dichiarazioni della guardia della sezione omicidi della polizia spagnola. I testi potranno naturalmente essere chiamati in aula.

Mentre i due imputati molto probabilmente non saranno in aula, "per evitare una sovraesposizione mediatica", ha spiegato uno dei due legali, ci saranno invece i genitori di Martina, Bruno e Franca. Assistiti dai legali Luca Fanfani e Stefano Savi, fin dalle prime udienze di fronte al Gup hanno cercato di essere presenti. "E’ l’inizio di un difficile percorso – aveva commentato il padre, con la voce rotta dall’emozione al momento del rinvio a giudizio – non sarà facile, ma andremo fino in fondo”.

LA TRAGEDIA

Era il 3 agosto del 2011 quando Martina morì. Precipitò dal quarto piano di un balcone dell'hotel Santa Ana di Palma di Maiorca. Era in vacanza con due amiche, ma quella sera le tre ragazze si divisero al ritorno dalla discoteca. Nel locale incontrarono un gruppo di ragazzi aretini: le due amiche si appartarono con due di loro, Martina era rimasta sola e fu ospitata nella stanza dei due ragazzi di Castiglion Fibocchi. Ma qualcosa in quella stanza è accaduto. Cosa? Stando a quanto sostiene la procura, i due giovani tentarono una violenza sessuale e lei cercò una via di fuga scavalcando un balcone. E precipitò nel vuoto.

La difesa dei due giovani invece parla di un suicidio.

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