Caso Martina, Vanneschi e Albertoni condannati a 3 anni: confermata la sentenza di primo grado
I giudici hanno accolto la tesi dell'accusa secondo la quale la giovane studentessa ligure nella drammatica notte del 3 agosto 2011 avrebbe cercato di fuggire dalla stanza 609 dell'albergo Santa Ana di Palma di Maiorca per evitare un tentativo di violenza sessuale
Si è concluso con una condanna il processo d'appello bis per la morte di Martina Rossi. Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, i due giovani di Castiglion Fibocchi, sono stati condannati a tre anni per tentata violenza sessuale di gruppo. La corte fiorentina ha confermato di fatto la sentenza avuta in primo grado, ribaltando quanto avvenuto nel primo processo d'appello.
I giudici hanno accolto la tesi dell'accusa secondo la quale la giovane studentessa ligure nella drammatica notte del 3 agosto 2011 avrebbe cercato di fuggire dalla stanza 609 dell'albergo Santa Ana di Palma di Maiorca per evitare un tentativo di violenza sessuale.
All'udienza erano presenti i genitori di Martina, Bruno Rossi e Franca Murialdo, con i legali Luca Fanfani e Stefano Savi.
"Esprimo soddisfazione per il provvedimento emesso dalla Corte d'Appello di Firenze, che è in linea con la sentenza di condanna di primo grado e con il pronunciamento della Cassazione e al tempo stesso in linea con la realtà dei fatti. E' stata riconosciuta la colpevolezza piena degli imputati". Lo ha detto l'avvocato Stefano Savi.
I due giovani aretini imputati, assistiti dai legali Tiberio Baroni e Stefano Buricchi, erano presenti in aula: hanno seguito l'udienza, ma non erano presentiu in aula al momento lettura della sentenza da parte del presidente della Corte, il giudice Alessandro Nencini. Erano le 16 circa quando i giudici sono usciti dalla camera di consiglio.
"E' una sentenza che riteniamo errata - ha commentato Buricchi con i giornalisti dopo l'udienza-, come riteniamo errata la sentenza di primo grado. Se in Italia ci sono tre gradi di giudizio è perché i giudici possono sbagliare. Attenderemo le motivazioni e impugneremo in cassazione questa sentenza, siamo assolutamente convinti dell'innocenza del nostro assistito".
La vicenda processuale
In primo grado ad Arezzo il 14 dicembre 2018 i due imputati vennero condannati a 6 anni di reclusione per tentato stupro e morte in conseguenza di altro reato (poi estinto per intervenuta prescrizione). Il 9 giugno 2020 la Corte d'appello di Firenze aveva assolto Albertoni e Vanneschi "perché il fatto non sussiste". La Suprema Corte di Cassazione lo scorso 21 gennaio ha annullato la sentenza di assoluzione disponendo un nuovo processo per i due imputati come aveva sollecitato, nel corso della requisitoria, il sostituto procuratore generale Domenico Seccia e accogliendo i ricorsi presentati dalla procura generale di Firenze e dalla parte civile. Ora la decisione di condanna per gli imputati da parte della Corte d'appello di Firenze nel processo bis.
Ultimo aggiornamento ore 19