Caso Guerrina, in aula i segreti del pc di Gratien. Tra i testi sfilano periti e inquirenti

Una nuova udienza per il caso della scomparsa di Guerrina Piscaglia si celebra questa mattina alla Vela. Presso il tribunale aretino però non arriverà padre Graziano, unico imputato su cui pende l'accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Motivi logistici non ne permettono lo spostamento da Roma, dove si trova ai domiciliari presso il convento dei premostratensi, ad Arezzo (il legale che lo accompagna ha avuto un lutto).

Oggi in aula saranno sviscerati da periti e inquirenti alcuni aspetti "tecnici" della vicenda. Ad essere ascoltati come testi per l'accusa saranno il perito che ha svolto la perizia sul pc di Padre Graziano. Perizia dalla quale emerse anche l'immagine hard inviata nell'agosto 2014 da una suora ad Alabi. Un episodio che però non ha nulla a che fare con la scomparsa di Guerrina. Poi i dettagli sui risultati degli accertamenti svolti dai Ris in canonica (dove non furono trovate tracce di Guerrina). Saranno quindi ascoltati i marescialli dei carabinieri che si sono occupati del caso (in particolare coloro che al momento dell'arresto ritrovarono gli ormai famosi foglietti scritti da Graziano) e con loro la tenente Monica Dallari che si occupò delle ricerche. E ancora aspetti tecnici saranno quelli dei quali parlerà l'assistente capo della Polizia Postale, che si occupò di una consulenza sul telefonino di padre Graziano, per recuperare una serie di messaggi con Guerrina cancellati dal religioso.

L'udienza prevede la deposizione da parte di altri tre testi: don Arialdo Ruggeri, una parrocchiana e la signora che svolgeva pulizie in canonica e si occupava della cucina. Da quest'ultima è attesa una ricostruzione della vita che i religiosi conducevano tra le mura della canonica.