Caso Guerrina, Gratien e le avances femminili: le risposte ai legali di parte civile

La logica delle risposte non ha mai lasciato il solco tracciato dalla difesa: padre Gratien Alabi non si è contraddetto durante la seconda e ultima parte dell'interrogatorio di fronte alla Corte d'Assise. Pur discostandosi con quanto affermato nell'interrogatorio che ci fu in carcere, non si è perso di fronte alle domande incalzanti del legale di Mirco Lorenzo Alessandrini, Nicola Detti. E' stato lui questa mattina a iniziare, dopo le 10, l'interrogatorio. Domande relative alla quotidianità e ma anche alla sfera della sessualità del religioso concolese.

E lui ha risposto senza peli sulla lingua: di proposte da parte di donne ne ha avute (di alcune non ha voluto parlare appellandosi al segreto confessionale), ma ha ribadito di non aver mai rapporti con loto. Non può.

Meno circostanziate le risposte sul suo ruolo di guida spirituale avuto a Ca'Raffaello e in particolare con la famiglia Alessandrini: le sue visite si sarebbero infatti diradate molto.

Poi la parola agli altri avvocati di parte civile e anche alcune domande del presidente della Corte, il giudice Silverio Tafuro che ha chiesto ulteriori chiarimenti sulla ormai fantomatica figura di zio Francesco.

Nessuna domanda da parte degli avvocati difensori (oggi in aula c'erano l'avvocato Riziero Angeletti e il professor Novani). I legali di Gratien dovranno esprimersi entro fine luglio sull'ascolto di altri testi. In caso decidessero di rinunciare ad altre audizioni, il processo si avvierebbe repentinamente verso la discussione e la sentenza, bruciando i tempi rispetto a quanto calendarizzato.

Il prossimo appuntamento in aula è per il 30 settembre.