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Cronaca

Caso Coingas, la procura chiede il rinvio a giudizio per tutti gli imputati: tra loro Ghinelli e Macrì

Il procuratore Roberto Rossi ha pronunciato questa mattina la sua lunga e articolata requisitoria nella quale ha ripercorso i momenti salienti dell'inchiesta che ha scosso Arezzo motivando così tutte le sue richieste. Ghinelli e Merelli: cade uno dei capi di imputazione

Richieste di rinvio a giudizio per tutti. Compreso il sindaco Alessandro Ghinelli, il presidente di Estra Francesco Macri, e gli altri indagati dell'affaire Coingas, fatta eccezione per Sergio Staderini (ex presidente Coingas) e Jacopo Bigiarini che hanno optato per il rito abbreviato. 

Il procuratore Roberto Rossi ha pronunciato questa mattina la sua lunga e articolata requisitoria. Ha parlato oltre due ore e mezzo, ripercorrendo i momenti salienti dell'inchiesta che ha scosso Arezzo. Per due degli imputati, ovvero il sindaco Ghinelli e Alberto Merelli, è caduto un capo di imputazione: quello relativo all'abuso d'ufficio per il loro ruolo all'interno dell'assemblea Coingas. Restano inalterate le altre accuse. 

Una giornata intensa quella di oggi, nella quale prenderanno la parola anche i legali degli imputati dando il "la" ad una lunga serie di arringhe che termineranno il prossimo 15 giugno. In quella data si avvicenderanno i legali del sindaco Ghinelli, Piero Melani Graverini e Luca Fanfani, l'avvocato di Macrì, Antonio Viciconte, quello di Amendola, avvocato Marco Manneschi, e il difensore di Roberto Bardelli, l'avvocato Roberto Alboni. 

La decisione sui riti abbreviati invece è in calendario per il prossimo 22 giugno. A luglio, la sentenza del giudice Lombardo.

La maxi inchiesta 

Si avvicina il momento clou dell'udienza preliminare per la maxi inchiesta che nell'estate di que anni fa ha scosso Arezzo. Era il giugno del 2019, infatti, quando la Procura di Arezzo dispose una serie di perquisizioni in seguito una segnalazione giunta da alcuni membri del collegio sindacale di Coingas. Tale segnalazione parlava di "consulenze d'oro". Fu la Digos a rinvenire materiale audio scottante nel pc di Sergio Staderini (ex presidente di Coingas). Gli inquirenti si trovarono di fronte a centinaia di file dai quali emersero elementi che diedero un forte impulso alle indagini. Dalle conversazioni carpite all'insaputa di chi stava parlando, infatti, hanno preso il via vari filoni d'inchiesta: non solo le consulenze, ma anche il filone che riguarda Multiservizi (che vede implicati Amendola, Bardelli e Roggi) a quello sulla nomina di Macrì a presidente di Estra. 

Staderini è stato ascoltato in incidente probatorio: le sue parole adesso avranno un valore di prova nel procedimento che si aprirà per coloro che verranno rinviati a giudizio. 

Staderini e il sistema Arezzo

Gli imputati

Sugli imputati, 13 in tutto, pendono accuse diverse, che vanno: dalla corruzione all'abuso d'ufficio, dall'ingiusto guadagno al favoreggiamento. I nomi finiti nell'inchiesta riguardano  la sfera politica aretina e non solo. Ci sono sindaco Alessandro Ghinelli, Sergio Staderini, l'avvocato Pier Ettore Olivetti Rason, Jacopo Bigiarini (dello studio legale Olivetti Rason), il commercialista Marco Cocci, Mara Cacioli (ex dipendente in pensione di Coingas), l'assessore Alberto Merelli, il presidente di Estra Francesco Macrì, l'avvocato Stefano Pasquini, l'amministratore di Coingas Franco Scortecci, il consigliere comunale Roberto Bardelli, il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi e l'ex presidente Multiservizi Luca Amendola.

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