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Cronaca

Scandalo Coingas: la contabile Cacioli davanti alla Digos. Il calendario dei prossimi interrogatori

L'oggetto dell'inchiesta sono delle consulenze, stipulate durante il mandato di Staderini, che avrebbero importi abnormi e "nessuna utilità"

E' stata ascoltata venerdì dalla Digos dopo che, nei mesi scorsi, il suo nome era comparso in quelle carte depositate sulla scrivania del pm Andrea Claudiani. Oltre mille pagine di intercettazioni dove, secondo la procura, emergevano elementi sufficienti per avviare un'indagine.

Nuovo capitolo nella vicenda Coingas, scandalo giudiziario apertosi durante l'estate a causa di presunte incongruenze per delle consulenze con importi, a detta degli inquirenti, troppo onerosi.

Mara Cacioli, la contabile richiamata in servizio dall'amministratore unico Franco Scortecci, è stata per sei ore interrogata dagli agenti della Digos di Arezzo.

La donna è accusata di favoreggiamento perché, stando alle carte della procura, avrebbe coperto le consulenze "gonfiate" dello studio legale Olivetti Rason e del commercialista Marco Cocci.
Secondo il suo avvocato, Umberto Schiavotti, nel confronto con gli agenti sarebbe riuscita a chiarire la sua posizione sostenendo di essersi limitata a mettere insieme le carte necessarie per l'approvazione del bilancio di Coingas senza produrre alcuna documentazione falsa.

Lo scandalo Coingas è esploso lo scorso 2 luglio con le perquisizioni presso le abitazioni di Franco Scortecci, attuale amministratore unico, Alberto Merelli, assessore comunale e Sergio Staderini, ex amministratore della partecipata. Le accuse che pesano nei loro confronti vanno dal favoreggiamento al peculato. Nello stesso contesto anche la contabile aretina è stata accusata di aver contribuito a coprire gli illeciti.
Ma Scortecci, Cacioli, Merelli e Staderini non sono i soli finiti nell'occhio del ciclone. Tra i nomi illustri di questa vicenda compare anche quello del sindaco Alessandro Ghinelli, quello del presidente di Estra Francesco Macrì, il commercialista Marco Cocci, l'avvocato Rason e un altro avvocato, professionista consulente comunale, Stefano Pasquini.

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L'oggetto dell'inchiesta invece sono delle consulenze, stipulate durante il mandato di Staderini, che avrebbero importi abnormi e "nessuna utilità".
Nello specifico si tratta di quelle riscorre dal commercialista Marco Cocci (144mila euro) e quelle dello studio legale Olivetti Rason di Firenze (304mila euro).

Nei prossimi giorni sono in programma gli interrogatori di Franco Scortecci e del commercialsta Marco Cocci.

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