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Ripresa Covid: si abbassa l'età media. Nei primi giorni di agosto boom di casi

La fotografia è relativa ai primi 13 giorni di agosto nella quale sono stati registrati 75 nuovi casi nell'Asl Toscana sud est. Il direttore sanitario D'Urso: "Divertitevi, ma con intelligenza"

L’Asl Toscana sud est ha reso noto stamani – con la relazione di Roberto Turillazzi, direttore di staff della direzione sanitaria - i casi compresi tra il 1 e il 13 agosto. In questi primi tredici giorni si sono registrati 75 nuovi casi Covid nell'Asl Toscana sud est. Di questi 40 ad Arezzo, 18 a Siena e 17 a Grosseto.

La novità principale è rappresentata dai giovani, dall’abbassamento del numero degli anziani e dall’assenza degli ultraottantenni.

“I contatti – ha ricordato Maurizio Spagnesi, direttore del servizio di prevenzione – eseguono subito un tampone al momento dell’inizio dell’isolamento domiciliare dove rimangono 14 giorni e un secondo tampone pochi giorni prima del termine della quarantena”.

Tema centrale è quello dei rientri dall’estero o per turismo o per lavoro. Le persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti abbiano soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna devono o aver fatto il tampone in uno di questi paesi nelle 72 ore precedenti, o farlo in aeroporto e porto, oppure nei servizi della Asl di residenza.  Sono inoltre obbligate, anche se non hanno sintomi a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio: https://www.prevenzionecollettiva.toscana.it/welcome/pages/segnalazione_estero.html.

La registrazione può avvenire prima della partenza (preferibilmente) o appena arrivati in Italia. A seguito della registrazione verrà inviato all’indirizzo mail che sarà stato indicato le norme di comportamento da seguire. Il numero verde regionale 800 – 556060 è a disposizione per fissare la data di effettuazione del tampone. La Regione lo mette gratuitamente a  disposizione di tutte le persone che rientrano in Italia, dopo un periodo di lavoro o di vacanze, da paesi dell’area Schenghen. Con l’eccezione dei viaggiatori che rientrano da Croazia, Grecia, Malta o Spagna: per loro l’esecuzione del tampone è obbligatoria dopo registrazione del loro arrivo in Italia.

“La nostra azienda ha aumentato il numero dei tamponi – ha ricordato Antonio D’Urso, direttore generale Asl Tse – e siamo ormai ai livelli della fase acuta della pandemia. Seguiamo con la ancora maggiore attenzione i contatti che i positivi hanno avuto. Tutti i positivi sono in isolamento domiciliare. Ad Arezzo non abbiamo ricoveri ospedalieri e stiamo mettendo a disposizione un albergo cittadino per chi rientra dall’estero, non è positivo ma deve comunque rimanere in isolamento in attesa degli accertamenti. La nostra si articola essenzialmente su tre T e cioè tampone, tracciamento e trattamento. C’è poi la fondamentale azione dei cittadini e in modo particolare dei giovani. E’ comprensibile, al termine della scuola e del lock down e in piena estate, la voglia di divertimento. Ma questo deve essere responsabile, per evitare di mettere a rischio la salute delle altre persone, in modo particolare dei familiari  anziani”.

I nuovi casi

Nei 13 giorni di agosto l'Asl Toscana sud est ha registrato 75 nuovi casi di positività al Covid. Di questi 54 sono di nazionalità italiana e 21 stranieri. Per quanto riguarda gli italiani 33 sono rientrati dall'estero mentre 21 sono stati contagiati in Italia. Per gli stranieri invece 14 hanno contratto il virus all'estero e i restati 7 tra i confini italiani. L'azienda sanitaria l'ultima volta che aveva registrato 75 nuovi casi era nel periodo tra il 22 maggio e il 31 luglio (71 giorni). Questo a testimonianza che nelle ultime due settimane c'è stato un notevole incremento di persone positive.

Il dettaglio dei rientri

La maggior parte dei nuovi casi riguarda persone che sono rientrate dall'estero. Per quanto riguarda gli italiani ben 23 sono rientrati dalla Grecia, precisamente dall'isola di Corfù e 5 dalla Croazia. Le altre persone risultate positive al rientro in Italia provenivano da Repubblica Domenicana, Stati Uniti d'America, Ucraina, Malta e Francia. Gli stranieri positivi di ritorno dall'estero provenivano invece da Albania (2), India (2), Romania (7), Ucraina (2) e Russia (1).

I contatti

Tutti coloro che sono rientrati dall'estero ha generato un numero cospicuo di contatti, che si suddividono in stretti e non stretti. Questi sono stati preventivamente posti in quarantena e hanno subito il tampone. Sono stati ben 192 le persone venute a contatto con i 47 positivi rientrati dall'estero nei primi 13 giorni di agosto. I dati sono aggiornati alle ore 14 di ieri, giovedì 13 agosto.

Focus cluster Croazia e Corfù

Sono 23 le persone rientrate dalla Grecia risultate positive al tampone. Per quanto riguarda la provincia di Arezzo sono così suddivise: 10 Montevarchi, 4 Laterina Pergine Valdarno, 2 Arezzo e uno ciascuno a Cavriglia, Terranuova Bracciolini e Monte San Savino. Se prendiamo a dettaglio l'area vasta ci sono altri 9 casi nel Senese: 4 provenienti dall'isola di Corfù e 5 dalla Croazia.

L'età media dei nuovi contagiati

La maggior parte dei casi positivi riscontrati nei primi giorni di agosto sono giovani, tra i 18 e i 20 anni. Prima questa fascia d'età fino a 20 anni rappresentava solo l'8,04% del totale, nei primi 13 giorni di agosto questa percentuale è balzata al 56%. E' seguita da quella tra 41 e 60 anni con il 21,33% (prima era il 36,07%). La terza fascia generazionale maggiormente coinvolta in questa ripresa Covid è quella tra 21 e 40 anni con il 18,67% identica al primo periodo. Ridottissimo il gruppo tra 61 e 80 anni: 4% (prima il 23,99%). Del tutto assente quello con oltre 80 anni mentre prima era pari al 13,23%. I giovani sono tutti asintomatici o paucisintomatici. Per quanto riguarda i contatti che sono stati individuati dal dipartimento di prevenzione in parte sono amici che facevano parte della stessa comitiva, ma il dato che preoccupa è la trasmissione potenziale del virus ai familiari, tra cui oltre a madre e padre ci sono anche i nonni. “La pericolosità di questa ripresa Covid – commenta il direttore generale della Asl Tse, Antonio D’Urso - va valutata soprattutto pensando ai contatti di questi giovani con parenti anziani e quindi maggiormente a rischio”.

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