rotate-mobile
Cronaca

Decessi, sanificazioni e ordinanze. I casi di legionella ad Arezzo nel 2023

Nelle ultime settimane sono state riscontrate tracce di batteri all'interno degli impianti idraulici di una scuola e della sede aretina di Estra. La sintesi dei primi mesi dell'anno

Una scuola chiusa, una rsa sotto stretta osservazione, due decessi e altrettante cliniche passate ai raggi x dopo ordinanze sindacali. Rimane alta l’attenzione in provincia di Arezzo sul fronte legionella, infezione che soltanto nelle ultime settimane ha destato particolare attenzione sia per il numero di casi riscontrati che per le misure di contenimento e prevenzione applicate. A finire nell’occhio del ciclone, nelle ultime 24 ore, è stata una residenza sanitaria assistita della Valdichiana aretina dove, una 90enne è risultata positiva. Fortunatamente, come reso noto dall’Asl, le sue condizioni di salute sarebbero in fase di miglioramento. Situazione differente quella verificatesi a Montagnano, frazione del comune di Monte San Savino. Qui, in seguito a ordinari controlli all’impianto idraulico, sono state trovate tracce di legionella. A causa della presenza dei batteri nelle tubature le lezioni sono state sospese così da consentire le operazioni di bonifica. Scenario simile quello riscontrato all’interno nella sede aretina di Estra dove, sempre dopo verifiche di routine, è saltato fuori che tracce del batterio si erano annidiate nelle tubature dell’acqua.

E poi ci sono i casi della clinica San Giuseppino e del San Giuseppe Hospital. Qui sul finire dell’anno due donne risultarono positive alla legionella. Per una di esse venne disposto il ricovero all’ospedale San Donato dove, qualche giorno più tardi, morì. L’altra venne trasferita in una struttura sanitaria a Salerno, sua provincia di residenza. Purtroppo anche per quest’ultima il decesso è sopraggiunto poco dopo l’arrivo in Campania. In questi ultimi due episodi il sindaco di Arezzo, in qualità di responsabile della salute pubblica e a seguito delle informazioni ricevute dalla Asl Toscana sud est, firmò due ordinanze con le quali specificava ogni singola azione da intraprendere al fine di contenere la diffusione del batterio.

Legionella: cause e proliferazione

Così come recentemente spiegato in un webinair di Labor Chimica il batterio è sempre stato presente in natura. E il sistema sanitario nazionale lo monitora costantemente. Tutte le aziende e enti pubblici devono avere un piano di prevenzione del rischio ed è proprio grazie a questo che sono state scoperte, anche in provincia, contaminazioni. Con le restrizioni avute nel periodo del Covid il 2020 è stato l'anno con il dato più basso, mentre il 2021, con la graduale caduta degli obblighi di chiusura, i contagi da legionella sono di nuovo schizzati in alto. 

"Il Covid - hanno sottolineato gli esperti di Labor Chimica - ha insegnato che esiste un mondo invisibile che però ha effetti pratici. E proprio il periodo di lockdown potrebbe aver favorito la proliferazione del batterio in tutti quegli impianti che sono rimasti fermi a lungo, sia nei locali, nei reparti ospedalieri senza degenti, nelle strutture ricettive, nelle abitazioni private, come quelle al mare. Per i privati l'indicazione di base è quella di far circolare l'acqua periodicamente per evitare che ristagni e si faciliti la proliferazione del batterio".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Decessi, sanificazioni e ordinanze. I casi di legionella ad Arezzo nel 2023

ArezzoNotizie è in caricamento