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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Calcio, combine e immigrazione clandestina. Indagine choc, parte da Prato e tocca l'Aretino

L'indagine choc sul mondo del calcio tocca anche la provincia di Arezzo. Ancora non sono noti i dettagli e come il territorio aretino sia coinvolto in questo nuovo scandalo che mette insieme il calcio e l'immigrazione clandestina. L'inchiesta...

L'indagine choc sul mondo del calcio tocca anche la provincia di Arezzo. Ancora non sono noti i dettagli e come il territorio aretino sia coinvolto in questo nuovo scandalo che mette insieme il calcio e l'immigrazione clandestina.

L'inchiesta parte da Prato e sta coinvolgendo club di serie A e B. Intanto da questa mattina la polizia di Prato ha eseguito 4 arresti a carico del presidente del Prato e della Sestese, una donna ivoriana e un procuratore sportivo. Gli arresti, le indagini e le perquisizioni sono scaturite per fondati sospetti che si siano compiuti reati di immigrazione clandestina, falso documentale e favoreggiamento reale.

Da una parte la tratta di baby calciatori, dall'altra una serie di combine e scommesse che avrebbero portato ad alterare il risultato di 11 partite tra Lega Pro, Eccellenza e Promozione Toscana.

Le perquisizioni sono compiute nei confronti di 12 persone tra arbitri, presidenti, segretari e direttori sportivi di altre società. Due le sedi societarie di club di A che hanno ricevuto la visita degli uomini della squadra mobile, così come una di B.

Sul fronte degli ingressi illegali, partendo da un sospetto di immigrazione clandestina, sarebbero venuti fuori tutti gli altri casi. Violando il testo unico sulla disciplina dell'immigrazione e anche il regolamento Fifa per il tesseramento dei giocatori di origine non europea, gli indagati avrebbero favorito l'ingresso in Italia di baby calciatori di origine africana, di solito si sarebbe trattato di minorenni ivoriani, presentando documento falsi all'ambasciata italiana di Abidjain e all'ufficio immigrazione della questura di Prato. Così gli indagati tentavano di dimostrare la maternità biologica e la filiazione naturale chiedendo il visto d'ingresso per il ricongiungimento familiare.

L'ingresso dei giovani ivoriani sarebbe stato organizzato per far giocare i ragazzi nelle squadre di calcio italiane e europee.

L'indagine oltre a quella di Prato ed Arezzo tocca anche le province di Firenze, Rimini, Pistoia, Siena, Pisa, Perugia.

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