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Cronaca Monte San Savino

Sorpresi a "foraggiare" cinghiali: due cacciatori denunciati

I carabinieri forestali hanno denunciato due persone: avevano piazzato bidoni con distributore automatico di granaglie nel bosco

Sono stati scoperte mentre davano cibo a cinghiali e sono state denunciate. A finire nei guai, accusate del reato di favoreggiamento, sono state due persone colte in flagrate dai Carabinieri Forestali della stazione di Monte San Savino.
I militari nel corso dei servizi di perlustrazione del territorio hanno individuato nei boschi della Valdichiana due siti allestiti per l’alimentazione dei cinghiali. Era stato infatti piazzato nell'area bosciva un grosso bidone munito di distributore automatico di granaglie e alimentato da una batteria collegata ad un pannello solare per la ricarica.

"Il bidone - spiegano in una nota i carabinieri forestali - era tenuto sospeso a mezz’aria con l’ausilio di una carrucola e di un argano a mano con cavo in acciaio. Una volta riempito il bidone con mais o favino, ad intervalli regolari veniva azionato il distributore con spargimento delle granaglie sul terreno. La capacità del bidone consentiva da un lato di fornire “regolarmente” l’alimento ai cinghiali e dall’altro agli indagati di rifornire le granaglie solo saltuariamente".

Foraggiano cinghiali

Sono stati quindi avviati servizi mirati ad individuare gli autori del reato. II militari hanno così accertato come. oltre ad aver realizzato un vero e proprio meccanismo automatizzato, "gli indagati provvedessero periodicamente a spargere grandi quantità di pane sul terreno, al fine di fornire un’alimentazione supplementare ai cinghiali". Tutto il materiale trovato è stato posto sotto sequestro e gli autori, appartenenti ad una squadra di caccia al cinghiale, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per il reato di foraggiamento di cinghiali. Si tratta di un reato introdotto nel 2015 che prevede la pena dell’arresto da due a sei mesi o l'ammenda da euro 516 a euro 2.065.

"Il foraggiamento dei cinghiali - spiegano i militari dell'Arma - è una pratica vietata in quanto contribuisce ad alterare la consistenza della popolazione di questi selvatici aumentandone la capacità riproduttiva e diminuendone la mortalità, di fatto accrescendo significativamente il numero di esemplari presenti sul territorio. Inoltre l’alimentazione artificiale dei cinghiali finisce per far superare la normale diffidenza dei selvatici verso l’uomo, contribuendo all’aumento della loro presenza in aree urbanizzate, creando situazioni di potenziale pericolo".

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