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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Foiano della Chiana

Bucate le gomme dell'automobile. Escalation di dispetti contro don Daniele

Le scritte sull'asfalto, i volantini insinuanti, adesso le ruote della macchina danneggiate: il parroco di Cesa e Pozzo della Chiana è finito nel mirino di anonimi contestatori. Presentata denuncia ai carabinieri

Gli hanno bucato le gomme dell'automobile ma neanche stavolta sono riusciti a fargli perdere la pazienza. Don Daniele Leoni, parroco di Cesa e Pozzo della Chiana, continua a porgere evangelicamente l'altra guancia. E sì che di motivi per arrabbiarsi, o spaventarsi, ne avrebbe molti.

Qualche mese fa alcuni parrocchiani lo rimproverarono per aver abbattuto (arbitariamente, secondo loro) i pini davanti alla chiesa di Cesa. Ma a quanto si dice, le piante erano malate e pericolanti. All'inizio di questa settimana, invece, una mano anonima ha imbrattato la strada che collega Cesa al Pozzo e sparso decine di volantini in giro per i due paesi. Nel mirino c'era lui. "Arrogante di un prete, ce l'hai il green pass" si leggeva sull'asfalto e sui fogli di carta, proprio in concomitanza con la festa di Santa Lucia. Forse un'insinuazione per dipingerlo come un no vax, forse qualcos'altro che non si è capito.

L'altra notte l'ultimo episodio, con le ruote della vettura danneggiate. Don Daniele ne ha parlato durante la messa di ieri, spiegando che avrebbe sporto denuncia. E adesso l'escalation di dispetti finirà sotto la lente dei carabinieri, anche se il parroco predica calma e perdono. "Prego che il Signore, per intercessione di Maria Santissima, pacifichi gli animi e ci conduca in paradiso" ha scritto sul suo profilo facebook domenica scorsa, raccogliendo centinaia di like e un'ottantina di commenti, quasi tutti di sostegno.

Don Daniele, 50 anni, ha una storia intensa alle spalle. E' stato elicotterista dell'esercito, ha partecipato a missioni in tutto il mondo recuperando feriti, cercando dispersi, portando rifornimenti, con interventi nella lotta antincendio e nel supporto per le missioni a terra. La fede però l'ha sempre accompagnato e nel 2010 è entrato in seminario, seguendo il percorso spirituale che lo ha portato fino a questi giorni così controversi. Ne ha vissute così tante che non si scompone certo per qualche volantino al vetriolo o per quattro gomme a terra, anche se vorrebbe vedere in faccia il reo. "Gli direi che lo affido alla misericordia di Dio. E che pregherò per lui".

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