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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Civitella in Val di Chiana / Via Giuseppe Verdi, 40

Ordigno bellico inesploso: chiusa la rocca di Civitella

E' stato rinvenuto questa mattina durante i lavori di restauro. Allertati carabinieri e i militari dell'esercito

A distanza di un mese dalle operazioni che portarono al disinnesco e alla detonazione della bomba rinvenuta alla stazione di Rassina ecco che un altro Comune dell'Aretino deve fare i conti con un ordigno bellico inesploso. Questa mattina durante i lavori di recupero della torre all'interno della rocca di Civitella gli operai dell'impresa edile incaricata si sono imbattuti in un cilindro-ogiva risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

Civitella, teatro dell'eccidio del 1944, venne bombardata dal fuoco degli alleati che colpirono la torre squarciandola in due. L'amministrazione comunale da alcuni giorni aveva dato il via ai lavori per il ripristino e in particolar modo per lo svuotamento della torre. Questa mattina la scoperta, proprio nel giorno dell'anniversario della liberazione del capoluogo.

Il responsabile della sicurezza ha immediatamente avvertito il sindaco e le forze dell'ordine. Il cantiere, ovvero l'intera rocca, sono stati chiusi al pubblico e l'area è stata delimitata. I carabinieri hanno quindi allertato i militari dell'esercito che adesso dovranno effettuare un sopralluogo per identificare l'ordigno e prepare le successive operazioni di disinnesco.

"Ci auguriamo che tale bonifica avvenga nel più breve tempo possibile, in modo da poter riprendere  i lavori in sicurezza. Sarà nostra premura informare la popolazione non appena avremo ulteriori dettagli - ha detto il sindaco Ginetta Menchetti - comunicheremo tutte le modalità con le quali l’ordigno sarà rimosso dalla torre in completa sicurezza e le eventuali misure da adottare per la cittadinanza interessata".

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