Bimbo morto al Thevenin, sfilano in aula i testimoni della difesa
Torna ad essere rievocata nelle aule del tribunale di Arezzo la drammatica vicenda del bimbo morto a Casa Thevenin. Nuova udienza oggi del processo che vede sul banco degli imputati un educatore e un'assistente sociale di Pisa: su di loro pende...
Torna ad essere rievocata nelle aule del tribunale di Arezzo la drammatica vicenda del bimbo morto a Casa Thevenin. Nuova udienza oggi del processo che vede sul banco degli imputati un educatore e un'assistente sociale di Pisa: su di loro pende l'accusa di omicidio colposo. La Procura sostiene, infatti, che all'interno della struttura vi furono negligenze e omissioni che portarono alla tragedia.
Diego, questo il nome del piccolo, aveva 2 anni quando, nel giugno di 6 anni fa, ingerì una pastiglia di Subtex, medicinale che assumeva la madre. Una pastiglia che gli fu fatale. L'aveva trovata nella camera che condivideva con la giovane mamma e la inghiottì mentre la donna stava dormendo.
Dopo l'ascolto dei testi dell'accusa, adesso di fronte al giudice Fabio Lombardo parleranno quelli della difesa: oggi è la volta dei testimoni chiamati dal legale dell'educatore, l'avvocato Corrado Brilli. Probabilmente, prima di arrivare alla discussione e alla sentenza, sarà necessaria una ulteriore udienza.
La difesa punterà a dimostrare che non è possibile stabilire un nesso di causalità tra la tragedia e il comportamento degli imputati. Questo perché il fatto "è accaduto in modo imprevedibile, all'interno di una stanza e durante la notte. Difficile poter intervenire in una situazione simile", sostengono i legali.