Dimenticarono il figlio neonato in un androne, genitori a processo
Il Tribunale dei minori dopo una osservazione ha valutato la coppia idonea all'attività genitoriale, ma il procedimento a carico della coppia che è accusata di abbandono di minore, va avanti
Il processo è iniziato ieri. La mamma e il babbo del bimbo di quasi quattro mesi che nella notte dell'Epifania del 2020 fu dimenticato in un androne, sono comparsi di fronte al giudice monocratico Giorgio Margheri. Sono accusati di abbandono di minore per quell'episodio sul quale il tribunale è chiamato a fare luce.
La coppia è stata valutata dal tribunale dei minori di Firenze (per un periodo genitori e figlioletti hanno vissuto insieme in una struttura protetta) e sono stati dichiarati "pienamente idonei all'attività genitoriale". Per la famiglia da tempo è ricominciata una nuova vita. E quella notte sembra essere rimasta lontana nel tempo.
Ma cosa accadde? Nella notte dell'Epifania, due ragazzi, di 18 e 21 anni, rientrando a casa alle 3,30 circa hanno intravisto in un angolo riparato dell'androne, adagiato per terra, un ovetto porta bebè. Sorpresi hanno chiamato la Polizia. Una pattuglia della squadra volanti accorse sul posto. Profondamente colpiti dalla situazione, i poliziotti si sono prodigati: hanno subito chiamato il 118 e poi hanno dato il via ad una serie di lunghi controlli per trovare i genitori. Hanno subito cercato tra i residenti del palazzo. Poi, in contatto con la sala operativa della Polizia, hanno incrociato tutti i dati e hanno contattato tutte le famiglie della zona con un neonato. I familiari furono rintracciati e il bambino fu accompagnato al San Donato. Stava bene, era curato, e non aveva preso freddo: indossava infatti una tuta per le uscite invernali ed era ben coperto.
Il tribunale dovrà far luce su cosa accadde quella notte. La prossima udienza è in programma 21 ottobre.
