rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Ancora terrore in Catalogna, gli aretini nell'incubo: "Nessun ferito ma tanta paura". Le storie

Il terrore è piombato su di loro mentre stavano trascorrendo le vacanze in Catalogna. E d'improvviso si sono trovati a vivere un incubo. Sono numerosi gli aretini che hanno scelto come meta per le vacanze Barcellona. E mentre continuano ad...

Il terrore è piombato su di loro mentre stavano trascorrendo le vacanze in Catalogna. E d'improvviso si sono trovati a vivere un incubo. Sono numerosi gli aretini che hanno scelto come meta per le vacanze Barcellona. E mentre continuano ad arrivare notizie - di questa notte un secondo attentato a Cambrils, poco distante da Barcellona - le testimonianze sui social si moltiplicano.

Abbiamo raccontato ieri quella di Massimo, che si è trovato insieme alla fidanzata nelle viscere di Barcellona, in metropolitana, proprio mentre si è innescato un fuggi fuggi generale. Quella di due fidanzati di Piandiscò, Irene e Niccolò, che nei primi concitati momenti, pur non capendo cosa stava avvenendo si sono resi conto di essere in pericolo e si sono rifugiati in un negozio. Quella di Stefano che, fortunatamente, si trovava lontano dal luogo dell'attentato, in un'area camper, ma che ha visto rientrare turisti sotto choc provenienti dalla Rambla.

E in queste ore le storie si sono moltiplicate. Serena con il fidanzato stava per salire in metropolitana e rientrare in centro: "Abbiamo affittato una casa sulla rambla, e dovevamo scendere proprio dove è avvenuto l'attentato". Hanno sventato il pericolo per qualche manciata di minuti: "Mentre stavamo per salire ci hanno chiamato amici e parenti chiedendoci informazioni sulla nostra salute: non sapevamo nulla. Subito dopo la telefonata dagli altoparlanti hanno annunciato la chiusura della metro. Allora abbiamo iniziato a realizzare quanto accaduto". Ma il vero inferno se lo sono trovato di fronte agli occhi una volta arrivati vicino a casa, sulla rambla: "Ambulanze, polizia e forze dell'ordine, uno scenario che mai ci saremo aspettati. La paura era palpabile. Siamo entrati in casa e ci siamo chiusi lì. Solo stamani siamo usciti. Alle 9 del mattino c'era un silenzio irreale: anche se c'erano persone in giro nessuno parlava".

Alice, anghiarese doc, trapiantata a Barcellona per lavoro e per amore, vive a poca distanza dalla Rambla e ieri si è barricata in casa. Mentre un'altra coppia, Michele e Barbara, sui social hanno raccontato di aver scampato il pericolo: "Un'ora prima eravamo lì anche noi, poi abbiamo deciso di tornare in albergo. Una volta in camera abbiamo acceso la tv e abbiamo capito di averla scampata per un soffio". Il bilancio delle vittime e dei feriti, da ieri, è ancora in aggiornamento. Al momento le autorità confermano il decesso di un giovane di Legnano, Bruno Gulotta. Ieri era nella Rambla con la compagna e i figli: due bimbi di 6 anni e 7 mesi. Le indagini proseguono a ritmo serrato, di minuto in minuto arrivano aggiornamenti. Al momento si parla di 5 killer morti nell'attentato di questa notte a Cambrils, e di 13 vittime a Barcellona, cadute sotto la furia dell'attentatore sul furgone. Tanti i feriti: al momento, fortunatamente, tra loro non ci sarebbero aretini.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ancora terrore in Catalogna, gli aretini nell'incubo: "Nessun ferito ma tanta paura". Le storie

ArezzoNotizie è in caricamento