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Cronaca Cortona

Bandiera fascista alla porta della Camera del lavoro. Cgil: "Pronti alla denuncia"

Nella scorsa notte alcuni ignoti hanno affisso sulla porta d'ingresso il tricolore con impressa l'immagine utilizzata tra il 1943 e il 1945 come emblema della Repubblica di Salò

Insegne fasciste appese sulla porta della sede Cgil, nonché della Camera del Lavoro. È quanto gli operatori del sindacato hanno trovato questa mattina, 23 settembre, nell'ufficio di Camucia. Un gesto inquietante che è stato definito "intollerabile" e per il quale è stata sollecitata "una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche".

Un tricolore con impressa l'immagine di un’aquila su un fascio, noto come bandiera della repubblica sociale italiana (Rsi) istituita da Benito Mussolini tra il 1943 e il 1945, è stato trovato appeso in corrispondenza della porta d'ingresso della sede cortonese della Cgil. "Qualcuno dirà - spiega il segretario provinciale della Cgil, Alessandro Tracchi - è una ragazzata. Altri sosterranno che si tratta di un episodio isolato. Noi diciamo che la maturazione antifascista del nostro Paese non è compiuta. Chi fino all’ottobre dello scorso anno non condivideva questa valutazione, ha dovuto assistere all’assalto della nostra sede nazionale a Roma. Denunceremo alla magistratura quanto accaduto a Camucia ma intanto vogliamo riaffermare che non ci lasciamo intimidire e che non abbiamo collocato l’antfascismo sullo scaffale della storia. È un valore che fa parte della sua identità e, ovviamente, non facciamo finta di non vedere che questo atto si è verificato all’antivigilia del voto del 25 settembre. Non spetta a noi dire quale fosse l’intenzione di chi ha imbrattato la sede della Cgil con il simbolo del fascio littorio. Possiamo solo dire che questo gesto rafforzerà lo spirito antifascista di tutti gli iscritti al nostro sindacato che domenica andranno al voto. Il vento che gonfia le nostre vele soffierà più forte".

Solidarietà e condanna della Regione

Il presidente della Regione e l’assessora alla cultura della Memoria esprimono solidarietà alla Cgil e a tutto il movimento sindacale della Toscana e condannano con fermezza il vile e minaccioso episodio accaduto a Camucia, dove questa mattina è stata rinvenuta affissa all’ingresso di una sede della Cgil una bandiera raffigurante un chiaro riferimento al fascismo. Presidente e assessora sottolineano che chi offende e attacca le organizzazioni sindacali, come purtroppo già avvenuto quasi un anno fa con l’assalto alla sede nazionale dello stesso sindacato, offende e attacca le libertà fondamentali e la Costituzione, nata dalla Resistenza e dall’antifascismo.

Entrambi aggiungono che il gesto è ancora più intimidatorio perché avviene alla vigilia del voto per le elezioni politiche, massima espressione di democrazia e di conquiste dopo la dittatura feroce del ventennio. Inoltre, ricordano la scelta di inserire nello Statuto regionale un preciso richiamo alle radici antifasciste della Toscana, che impegna a continuare a sostenere ed implementare tutte le azioni per difendere, valorizzare e promuovere la cultura della Memoria e per affermare una società diversa, che non dimentica e che costruisce più liberta, più inclusione, più democrazia.

Concludendo il proprio messaggio di solidarietà e condanna, presidente e assessora chiedono alle autorità competenti di fare chiarezza al più presto e ribadiscono che in Toscana non c’è spazio per rigurgiti nazifascisti.

Il commento del Pd Cortona

"Questo gesto ha due ineludibili aggravanti - affermano da Pd Cortona - La prima è che è stata scelta la porta di un sindacato per appendere tali insegne in un momento in cui i lavoratori di tutte le categorie hanno assoluto bisogno di vicinanza e risposte per affrontare un periodo così delicato. La seconda è che siamo a tre giorni da una tornata elettorale che rappresenta una scelta di campo per il nostro paese. Si può scegliere di abbracciare il progresso ed il futuro oppure di tornare indietro 80 anni così come sono coloro che hanno attaccato quelle insegne. Esecrare un gesto così sfacciato di matrice neo fascista è un dovere di tutti coloro che rappresentano le istituzioni ed ancora di più di ogni cittadino che ha a cuore la conservazione della nostra democrazia attraverso la difesa della Costituzione che è esplicitamente antifascista."

La dichiarazione di Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana

“Quello che è successo a Camucia è gravissimo. L’ennesima intimidazione fascista che come Cgil riceviamo. Stavolta spicca anche la tempistica: alla vigilia delle elezioni politiche e a quasi un anno dall’assalto squadrista alla sede nazionale. Il fascismo, purtroppo, c’è. Magari anche in forme diverse rispetto al ventennio, ma c’è. Ci sono anche simboli che ancora evocano quella disastrosa e tragica esperienza. Noi lo abbiamo sempre denunciato, anche se non manca chi continua a minimizzare e mi domando cos’altro gli serva per capirlo. Di sicuro continueremo a chiedere la messa al bando delle organizzazioni neofasciste e non ci faremo intimidire da nulla. Saremo a fianco della Cgil di Arezzo in qualsiasi iniziativa che vorrà portare avanti in reazione a questa squallida provocazione. Invitiamo infine tutte le forze politiche democratiche a reagire, a indignarsi per questo increscioso episodio e a condannarlo fermamente. Le aspettiamo l’8 ottobre a Roma, a un anno dalla devastazione della nostra sede nazionale, dove manifesteremo per dire no a ogni fascismo e per portare in piazza le ragioni del lavoro”.

Anpi di Cortona

"L'Anpi Provinciale di Arezzo esprime la propria solidarietà alla Cgil per il grave atto dimostrativo avvenuto la scorsa notte, con l'esposizione di una bandiera con simboli fascisti fuori della sede di Cortona. Si tratta di un chiaro messaggio provocatorio, ancora una volta indirizzato al mondo del lavoro, che richiede una risposta ferma e decisa di tutte le forze antifasciste del nostro territorio. E' preoccupante che tale episodio sia avvenuto proprio in prossimità dell'appuntamento elettorale, quasi a mandare un messaggio di tipo intimidatorio alle forze democratiche. Speriamo vivamente che, qualunque sia l'esito delle elezioni, tutte le forze politiche vorranno operare affinché questi episodi non abbiano più a verificarsi ed essere tollerati." La dichiarazione è del presidente dell'Anpi di Cortona Leno Chisci. 

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