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Banca Etruria, ostacolo alla vigilanza dal gup, poi il rinvio al 13 aprile. Assenti Fornasari, Bronchi e Canestri

Il caso della gestione della vecchia Banca Etruria è approdata in tribunale in merito all'ipotesi di reato di ostacolo alla vigilanza. Il giudice per le udienze preliminari di Arezzo Anna Maria Loprete deve stabilire se rinviare a giudizio l'ex...

Il caso della gestione della vecchia Banca Etruria è approdata in tribunale in merito all'ipotesi di reato di ostacolo alla vigilanza. Il giudice per le udienze preliminari di Arezzo Anna Maria Loprete deve stabilire se rinviare a giudizio l'ex presidente dell'istituto Giuseppe Fornasari e il dirigente David Canestri e l'ex direttore generale Luca Bronchi. Rispettivamente difesi dagli avvocati Antonio D'Avirro, Luca Fanfani e Antonio Bonacci.

In questa prima udienza, nessuno dei tre imputati si è presentato alla Vela, ed è presumibile che così sarà anche nei prossimi appuntamenti processuali.

L'udienza di oggi è servita per il deposito di tutte le richieste di costituzione delle parti civili, oltre Banca d'Italia, anche la First Cisl, il sindacato che tutela i dipendenti della banca, e 74 casi di azionisti e risparmiatori, rappresentati da avvocati e associazioni dei consumatori, tra questi Codacons, Unione dei Consumatori e Confconsumatori, oltre che gli avvocati Lorenza Calvanese e Riziero Angeletti.

Nel video immagini ed interviste:

Dopo una breve pausa, alle 12:00 l'udienza è ripresa per gli ultimi quarantacinque minuti, tempo in cui ha parlato il procuratore Roberto Rossi che si è espresso a favore dell'accoglimento delle parti civili. L'avvocato D'Ambrosio, invece, in rappresentanza dell'istituto presieduto da Visco, ha tenuto a specificare come l'unica parte civile ammissibile fosse solo Banca D'Italia.

Proprio il procuratore Rossi, porta avanti l'accusa fondata sulla relazione a seguito dell'ispezione di Bankitalia in Banca Etruria. La Banca d'Italia è parte lesa nel procedimento: secondo gli ispettori, il Cda aveva una funzione di ratifica, mentre le vere decisioni dell'istituto erano prese da un direttorio ristretto.

Starà al giudice Loprete stabilirlo, nell'udienza fissata per il 13 aprile, dopo aver sentito però anche le contro-deduzioni degli avvocati difensori di Fornasari, Bronchi e Canestri.

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