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Cronaca

Banca Etruria, dopo l'assoluzione degli ex vertici arriva un nuovo esposto di Codacons. Tutte le reazioni

E' il giorno delle reazioni. A poco più di 24 ore dalla sentenza di assoluzione degli ex vertici dall'accusa di ostacolo alla vigilanza, arriva la pioggia di reazioni in merito alla sentenza. A partire da Codacons che annuncia un nuovo esposto in...

E' il giorno delle reazioni. A poco più di 24 ore dalla sentenza di assoluzione degli ex vertici dall'accusa di ostacolo alla vigilanza, arriva la pioggia di reazioni in merito alla sentenza. A partire da Codacons che annuncia un nuovo esposto in Procura.

"La sentenza di ieri conferma uno scenario inquietante che per il primo il Codacons aveva sollevato: quello della mancata vigilanza da parte degli organi di controllo – spiega l’associazione dei consumatori, che rappresenta nei vari procedimenti il maggior numero di risparmiatori delle 4 banche salvate – Se infatti non c’è stata alcuna attività da parte degli ex dirigenti di Banca Etruria per ostacolare la vigilanza, è evidente che Banca d’Italia e Consob erano in possesso di tutti gli elementi per valutare non solo le operazioni portate avanti dall’istituto di credito, ma anche la sua solidità finanziaria.

Per questo il Codacons chiede oggi alla Procura di Arezzo di aprire un nuovo filone di indagine sul caso di Banca Etruria, volto a verificare eventuali omissioni o negligenze da parte degli organi di vigilanza e comportamenti che possano configurare anche un eventuale concorso negli illeciti commessi a danno di migliaia di risparmiatori titolari di obbligazioni subordinate".

LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO E SINDACALE ALLA SENTENZA

Tra i commenti all'indomani della sentenza arriva anche quello di Federconsumatori:

“Il pronunciamento del Gup di Arezzo che assolve i vertici della Banca Etruria dal reato di omessa informazione agli Organi di Vigilanza ha del paradossale e crea nuove ingiustizie.

In quel procedimento il Giudice ha accolto la costituzione di parte civile degli Organi di Vigilanza ed ha respinto quella della nostra e di altre Associazioni, oltre che direttamente dei risparmiatori.

Con questa sentenza, che meglio commenteremo alla pubblicazione delle motivazioni, si afferma che non vi è stata da parte dei vertici della Banca alcuna omissione. Conseguentemente quindi si potrebbe affermare che gli Organi di Vigilanza erano a conoscenza delle operazioni fatte nel Bilancio. E allora forse il giudice, più che accogliere la loro costituzione di parte civile, avrebbe dovuto cercare le responsabilità dirette o indirette degli Organi di Vigilanza, in primis la Banca d'Italia.

La Federconsumatori ha da sempre sostenuto che in questa vicenda si siano verificati più episodi che chiamano in causa le responsabilità della Banca d'Italia; adesso, oggi, troviamo conferma di questa nostra valutazione e ci riserviamo tutte le azioni opportune per meglio tutelare i risparmiatori.

Ci auguriamo infine che questo pronunciamento non infici le altre indagini sulla mala gestio della Banca e sull'operato degli Amministratori, del Collegio sindacale e della Società di revisione”.

La Fisac Cgil Toscana, la Fisac di Arezzo e la Rsa Fisac Cgil di Banca Etruria esprimono la loro perplessità rispetto alla conclusione del processo di primo grado che ha riguardato l’ ex presidente, l’ex direttore generale ed un ex manager dell’istituto aretino.

"Il rispetto per il lavoro dei Giudici - scrive il sindacato in una nota - non fa venire meno la delusione per una sentenza che rende più difficile la ricostruzione veritiera e corretta delle modalità con cui sono state effettuate le operazioni oggetto del processo per risanare il bilancio della banca del 2012. Attendiamo con fiducia lo sviluppo degli altri filoni di indagine, anche al fine di restituire piena dignità ai lavoratori della banca ed ai risparmiatori coinvolti, finora gli unici colpiti dalla spregiudicatezza di pochi".

Sulla vicenda interviene anche Marco Casucci, consigliere regionale della Lega Nord:

"Purtroppo non sono affatto sorpreso delle assoluzioni dei vertici di Banca Etruria. Sono curioso di conoscere le motivazioni di una sentenza che suona come un’ennesima beffa per i tanti risparmiatori dell’Istituto di credito che, chissà per quanto tempo, dovranno ingoiare amaro, viste le note e tristi vicende.”

“Le sentenze dicono alcuni-sottolinea l’esponente leghista-non si discutono, ma sicuramente si possono commentare e criticare; in questo caso-conclude Marco Casucci-dov’erano Bankitalia e Consob, forse a prendersi un caffè….?”

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