Montana, il leader della baby gang chiede di spostare in processo in un'altra città
Istanza dei legali del giovane: ad Arezzo si sarebbe creato un clima di pregiudizio che potrebbe condizionare il procedimento. Attesa la decisione della Cassazione
Chiede di non essere processatoa d Arezzo, ma in un tribunale lontano dalla città dove sono avvenute le violente scorribande che gli sono state attribuite. Montana, ventenne canante trap a capo della baby gang che per circa due anni ha terrorizzato i giovani aretini, sarebbe preoccupato per i pregiudizi nei suoi confronti che afferma siano maturati ad Arezzo. Per questo i suoi avvocati - come riporta il Corriere di Arezzo - hanno presentato una istanza in cui si chiede che venga riconosciuta l’incompatibilità ambientale. A decidere saranno i giudici della Cassazione: dovranno valutare se il clima in città sia effettivamente tale da causare un condizionamento del procedimento.
Secondo i legali, anche le prese di posizione a livello politico, avrebbero portato a maturare questo clima.
Montana è accusato di rapina, estorsione, minacce e lesioni. Adesso si trova nel nord Italia, agli arresti domiciliari in casa della madre. E' in attesa dell'udienza preliminare presso il tribunale di Arezzo, ma il procedimento adesso è sospeso: sarà determinante la decisione della Cassazione.