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Cronaca

"Auto rigate, gomme squarciate, minacce". L'incubo dei dipendenti dell'Etruria

Non si respira aria buona dalle parti delle filiali di Banca Etruria. L'azzeramento delle azioni e delle obbligazioni subordinate, dallo scorso 22 novembre, ha cambiato tutto. E molti dipendenti dell'istituto stanno vivendo sulla loro pelle le...

Non si respira aria buona dalle parti delle filiali di Banca Etruria. L'azzeramento delle azioni e delle obbligazioni subordinate, dallo scorso 22 novembre, ha cambiato tutto. E molti dipendenti dell'istituto stanno vivendo sulla loro pelle le conseguenze del clima di insofferenza. “Ci sono decine e decine di casi, anche gravi, di minacce nei confronti dei direttori di filiale o di semplici impiegati – denuncia il rappresentante sindacale della Fabi, Fabio Faltoni -. Mi hanno contattato colleghi che sono spaventati. Che hanno dovuto cambiare forno o supermercato, perché presi a male parole dai conoscenti. Hanno cambiato abitudini quotidiane. E questo non è giusto. Si parla di cento denunce per truffa alla procura di Arezzo - si sfoga Faltoni -, ma come è possibile per i dipendenti di un istituto di credito recarsi tranquillamente al lavoro, la mattina, con questo stress?"

Fabio-Faltoni

In realtà la maggior parte delle denunce che sarebbero state presentate per truffa sono contro ignoti. Tuttavia, ce ne sono anche di specifiche, è il caso - ad esempio - della denuncia per "circonvenzione di incapace" formalizzata pochi giorni fa. "Ho raccolto la testimonianza di alcuni lavoratori che sono stati denunciati. Sono terrorizzati dalle possibilità di dover affrontare un processo". Oltre alle preoccupazioni per le eventuali conseguenze giudiziarie, c'è la routine giornaliera tormentata, o stravolta. "Ci sono stati episodi di vandalismo, che possono configurarsi come vere e proprie intimidazioni. Gomme delle auto squarciate, carrozzerie rigate".

765-parabellum-proiettile-boschi-wikipediaAltri episodi, che si aggiungono a quelli già noti: il pacco bomba disinnescato davanti a una filiale di Banca Etruria a Perugia o la lettera con proiettile destinata a Rosi, Fornasari e Boschi o, ancora, le cravatte capovolte a mo' di cappi appese davanti a numerose filiali, anche nell'Aretino (foto in copertina).

"Il ministro Padoan non può dire che se qualcuno ha truffato pagherà: troppo comodo assolvere tutti i controllori, scaricando colpe sui singoli", aggiunge Faltoni. "Noi siamo vittime di questa situazione che sta degenerando. E' vero, sono stati salvati i posti di lavoro, ma noi dipendenti abbiamo chiesto al presidente Nicastro che vengano risarciti tutti gli obbligazionisti".

Intanto - ha rivelato qualche giorno fa il vescovo di Arezzo Riccardo Fontana in occasione del tradizionale incontro con la stampa per San Francesco di Sales - è stato offerto sostegno psicologico ai dipendenti di Banca Etruria. Uno psicoterapeuta è a disposizione per aiutarli in questo delicato momento.

@MattiaCialini

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