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Cronaca

Assalto alla sede nazionale della Cgil: tra i manifestanti identificato anche un aretino

Al momento gli agenti della Digos sono al lavoro per comprendere i dettagli dell'accaduto e comprendere se vi siano, o meno, ipotesi di reati commessi dall'aretino per i quali potrebbe essere perseguibile

Un aretino è stato identificato tra i manifestanti che sabato 9 ottobre hanno messo a ferro e fuoco la sede della Cgil di Roma. A riscontro ci sarebbero le immagini immortalate attraverso gli smartphone di molti di coloro che hanno preso parte a quello che, come definito dal sindacato, è apparso un vero e proprio assalto. Ma non solo, anche le telecamere di sicurezza, installate in varie zone della capitale avrebbero acquisito materiale utile alle indagini.

Come noto, al blitz hanno preso parte anche personaggi di estrema destra e componenti di Forza Nuova tra cui Roberto Fiore, leader del gruppo arrestato con l’accusa di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Con lui anche il coordinatore romano di FN, Giuliano Castellino, finito in manette con accuse analoghe.

Al momento, a quanto pare, non vi sarebbero fascicoli aperti nei confronti dell’aretino immortalato nelle riprese davanti e all’interno della sede della Cgil. Al vaglio degli inquirenti, della Digos nello specifico, c’è la dinamica dei fatti oltre ai ruoli ricoperti da ciascuno dei presenti. Così come particolare attenzione è destinata anche nei confronti di altre presenze aretine. Sì perché a quanto pare tra le centinaia di manifestanti di sabato ci sarebbero anche altri cittadini provenienti dalla provincia, identificati proprio in concomitanza con i disordini avvenuti nella capitale. Si tratterebbe di presenze “autonome” e non di gruppi organizzati visto che, a quanto pare, non sarebbero stati pianificati pullman dall’Aretino.

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Cosa è accaduto a Roma sabato 9 ottobre

Nella giornata di sabato 9 ottobre, i manifestanti No vax e No Green Pass, sono scesi in piazza per protestare contro le direttive nazionali che dal 15 ottobre prossimo renderanno obbligatorio il certificato verde per accedere ai luoghi di lavoro. Nel giro di poche ore il Centro di Roma si è trasformato in un teatro di guerriglia urbana poi culminato nell’assalto all’interno della sede della Cgil. 

In seguito all’accaduto, come riporta RomaToday, a finire in manette, oltre Giuliano Castellino e Roberto Fiore di Forza Nuova, anche un ex Nar, pure lui esponente di Forza Nuova, Luigi Aronica, soprannominato "er pantera di Monteverde", uno dei fondatori dei primi Nuclei Armati Rivoluzionari, coinvolto in diverse vicende giudiziarie. Non solo.

Tra gli arrestati c'è anche il leader del movimento 'Io apro' Biagio Passaro. Presente alla manifestazione aveva documentato con foto e video, sul proprio profilo facebook le tappe salienti della protesta: "Si sfonda la sede della Cgil a Roma”. Dopo 6 minuti e mezzo di diretta Facebook in cui filmava l'occupazione della sede della Cgil, Passaro chiudeva la diretta dicendo: "Ragazzi, la situazione è andata fuori controllo. Ci vediamo dopo". Il filmato, così come gli altri acquisiti dal web, sono al vaglio della procura di Roma. Gli scontri, oltre all'arresto di 12 persone, hanno portato al ferimento di 38 appartenenti alle forze dell'ordine. Da quanto si apprende nel pool che si occuperà di coordinare le indagini ci sarà anche un pm dell'Antiterrorismo. In queste ore intanto sono in corso le verifiche dei filmati registrati dal personale della Polizia Scientifica, per valutare altre condotte relative ai fatti accaduti. Nulla, adesso, vuole essere lasciato al caso. 

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