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Cronaca

Assalto alla Cgil, revoca dei domiciliari per Franceschi: sottoposto all'obbligo di firma

L'istanza era stata presentata dal legale Mario Giancaspro la settimana scorsa ed oggi il tribunale di Roma si è espresso

Nel giorno in cui sono state pronunciate le prime sentenze, è stata notificata anche la modifica alla misura cautelare alla quale era sottposto Lorenzo "Ciclone" Franceschi, l'aretino coinvolto nell'assalto alla sede della Cgil di Roma. Franceschi non sarà più agli arresti domiciliari, ma avrà l'obbiglo di firma. Ovvero dovrà presentarsi tre volte alla settimana alla polizia giudiziaria. 

L'istanza era stata presentata dal legale Mario Giancaspro la settimana scorsa ed oggi il tribunale di Roma si è espresso. 

Il rito abbreviato

Sempre oggi sono state pronunciate sei sentenze di condanna per i fatti del 9 ottobre 2021. Pene comprese tra i 6 e i 4 anni e mezzo: è questa la prima sentenza, in rito abbreviato, per l'assalto alla sede della Cgil. Il gup della Capitale ha condannato tra gli altri a 6 anni Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, già a processo con rito ordinario per lo stesso fatto. Condanna a 6 anni anche per Massimiliano Ursino, leader palermitano di Forza Nuova. Nei confronti degli imputati, accusati di devastazione e resistenza, il giudice ha accolto l'impianto accusatorio della pm Gianfederica Dito.

Franceschi e il rito ordinario

Davanti al tribunale ordinario prosegue il processo che vede imputati tra gli altri i leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, Roberto Fiore oltre che l'aretino Franceschi. Sono accusati di devastazione aggravata in concorso e resistenza, oltre che istigazione a delinquere. Anche Castellino e Fiore, sono tornati in libertà in attesa del processo.

La prossima udienza è in programma il 7 settembre.

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