rotate-mobile
Cronaca

Assalto alla Cgil, via al processo: Franceschi in aula. Sindacato parte civile, esclusa Anpi

L'aretino è accusato di essere uno dei numerosi esponenti di Forza Nuova che assaltarono i locali della sede nazionale del sindacato e di resistenza nei confronti di un pubblico ufficiale

Dopo falsa partenza lo scorso marzo, oggi, con la seconda udienza, ha preso il via effettivamente il processo per l'assalto alla Cgil. Nel banco degli imputati siede anche un aretino: Lorenzo "Ciclone" Franceschi, rinviato a giudizio per con le accuse di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. Reati pesanti, per i quali rischia una pena importante. 

Il 59enne aretino, dal passato turbolento, era presente a Roma lo scorso 9 ottobre, presso la sede nazionale del sindacato dove si consumò l'irruzione a margine di una manifestazione indetta per protestare contro l'obbligo del Green pass. Lo hanno immortalato telecamere e telefonini. Fu arrestato circa dieci giorni dopo l'assalto ad Arezzo, nella sua abitazione. E sempre ad Arezzo si trova attualmente, ma nella casa circondariale San Benedetto: la richiesta di una misura cautelare meno afflittiva (i domiciliari) che il suo legale Mario Giancaspro aveva avanzato, è stata infatti rigettata dal Tribunale di Roma perché secondo il giudice ci sarebbe ancora il rischio di reiterazione del reato. Non è stata sufficiente da parte di Franceschi la proposta di pagamento dei danni ai locali. 

Franceschi e altri 6 imputati, tra i quali i leader storici di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino,  hanno optato per il rito ordinario. In questo modo Franceschi spera di poter spiegare di fronte al giudice la sua versione dei fatti. Sia lui che gli altri imputati questa mattina erano presenti in aula. 

La costituzione delle parti civili

Dopo la falsa partenza dello scorso marzo, quando fu tutto rinviato perché uno degli imputati era stato colpito dal Covid, questa mattina il procedimento è stato incardinato in una "udienza filtro", durante la quale sono state ammesse le prove e costituite le parti civili. L'Anpi, in seguito alle eccezioni dei difensori, non sarà parte civile. I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Roma hanno invece accolto la richiesta della Cgil e di un'altra società, Futura, che ha sede nello stesso stabile assaltato, di essere parte civile.

"Oggi l'Anpi è stata esclusa dal procedimento in quanto il tribunale ha ritenuto che in relazione alle contestazioni formulate nei confronti degli imputati l'Anpi non avesse titolo a costituirsi. Rilevo - dice all'Adnkronos l'avvocato Emilio Ricci legale e vicepresidente nazionale dell'Anpi - la particolarità di questa decisione da parte del Tribunale penale quando il gup nel giudizio con rito abbreviato, scelto da altri imputati per gli stessi e identici fatti, ha ammesso la costituzione dell'Anpi".

Le accuse nei confronti del Ciclone

L'aretino è accusato di essere stato uno dei numerosi esponenti di Forza Nuova che assaltarono i locali di Corso Italia.

"All'occupazione - ha scritto il gip siglando il rinvio a giudizio - ha attivamente partecipato anche Lorenzo Franceschi, componente di Forza Nuova della sezione territoriale di Arezzo, ripreso nelle immagini mentre colpiva, con un'asta di una bandiera di non modeste dimensioni, agenti delle forze dell'ordine posti a presidio dell'ingresso della Cgil" e "ripreso all'interno dei locali del sindacato sempre con l'asta tra le mani, mentre assisteva compiaciuto all'operato dei devastatori".

Un assalto durato otto minuti: alle 17,27 di quel sabato pomeriggio ci fu l'effrazione di una finestra laterale della sede della Cgil da dove i primi manifestanti si intrufolarono.  Dentro i locali è stato immortalato anche Franceschi, con la bandiera dell'Italia in spalla.

La versione dell'aretino però è diversa: afferma di essere entrato nei locali per vedere cosa stava accadendo e una volta viste le scene di devastazione sarebbe uscito senza toccare nulla. Saranno i giudici a valutare le sue parole.

I testi che saranno chiamati dalla procura

Nelle prossime udienze saranno ascoltati i testi della pubblica accusa. Tra i nomi nella lista spiccano quelli di Maurizio Landini, segretario della Cgil, del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e di  Vittorio Sgarbi.

Il ritorno in aula è previsto a maggio, quando verranno sentiti nell'aula bunker di Rebibbia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Assalto alla Cgil, via al processo: Franceschi in aula. Sindacato parte civile, esclusa Anpi

ArezzoNotizie è in caricamento