Assalto alla Cgil, interrogatorio di garanzia per Franceschi. Il gip: "Ha colpito gli agenti con una bandiera"

L'interrogatorio di garanzia è previsto per oggi, in video collegamento. Lorenzo Franceschi, il Ciclone, leader di Forza Nuova di Arezzo,  indicato come uno dei responsabili dell'assalto alla Cgil di Roma lo scorso 9 ottobre, si collegherà dal carcere di Arezzo con il gip di Roma. Franceschi è accusato di resistenza, devastazione e saccheggio aggravati.

Franceschi è stato individuato alcuni giorni dopo l’assalto, grazie alle indagini coordinate dalla pm Gianfederica Dito e condotte dalla Digos. L'arresto è avvenuto lunedì sera ad Arezzo. Gli agenti lo hanno raggiunto nella propria abitazione e poi condotto presso il carcere aretino. 

"All'occupazione - scrive il gip - ha attivamente partecipato anche Lorenzo Franceschi, componente di Forza Nuova della sezione territoriale di Arezzo, ripreso nelle immagini mentre colpiva, con un'asta di una bandiera di non modeste dimensioni, agenti delle forze dell'ordine posti a presidio dell'ingresso della Cgil" e "ripreso all'interno dei locali del sindacato sempre con l'asta tra le mani, mentre assisteva compiaciuto all'operato dei devastatori".

L'assalto, come ha riportato il ministro Lamorgese nella sua informativa, è durato otto minuti. Alle 17,27 di quel sabato pomeriggio c'è stata l'effrazione di una finestra laterale della sede della Cgil da dove i primi manifestanti si sono intrufolati.  Una volta all'interno hanno permesso che venisse forzata la porta principale, consentendo a tutti l'accesso. Dentro i locali è stato immortalato anche Franceschi, con la bandiera dell'Italia in spalla.

"Il momento più drammatico ha avuto il suo apice dalle 17,32 - ha detto Lamorgese - con l'irruzione nella sede sindacale". Alle 17,35 l'arrivo delle forze dell'ordine e lo sgombero dei locali della Cgil.