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Cronaca

Droga dello stupro e altri stupefacenti sintetici: c'è anche un aretino nel maxi giro

L’inchiesta romana è deflagrata ieri: sono state emesse 39 misure di custodia cautelare, di cui 11 ai domiciliari e 28 in carcere. Coinvolta anche la sorella di Ornella Muti

C'è anche un aretino coinvolto nell'inchiesta che vede al centro un maxi giro di produzione e spaccio di stupefacenti - tra cui Ghb Gbl, la cosiddetta "droga dello stupro”, il fentanyl, catinoni sintetici e benzodiazepine - che è stato scoperto dai carabinieri per la Tutela della Salute in un’indagine durata due anni coordinata dalla procura di Roma. L’inchiesta è deflagrata ieri: sono state emesse 39 misure di custodia cautelare, di cui 11 ai domiciliari e 28 in carcere tra varie regioni. Le accuse a vario titolo vanno dall'autoriciclaggio, all'importazione e traffico di nuove sostanze psicoattive: tra gli arrestati figurano non soltanto persone radicate nel contesto della criminalità, ma anche insospettabili. C'è anche Claudia Rivelli, 71 anni, sorella di Ornella Muti, che lo scorso settembre era stata arrestata dalla Polaria di Fiumicino dopo essere stata trovata in possesso di tre flaconi di droga dello stupro. Sottoposta a direttissima aveva detto di utilizzarla "per pulire l'argento", mentre il figlio in Gran Bretagna cui la spediva a suo dire la usava "per lavare la macchina".

Lo smercio della droga sintetica

Le sostanze - spiega RomaToday - erano acquistate in Rete, quasi sempre nel dark web (tranne il Gbl, che in Olanda è venduto legalmente), e arrivavano spesso per via aerea a Ciampino, oltre che dall’Olanda anche da Cina, Francia, Croazia, Canada, Polonia e Repubblica Ceca. Poi erano smistate per la vendita e la distribuzione. Un giro d’affari da 4,8 milioni di euro che si allargava a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale e che ha portato per la prima volta in Italia anche il flualprazolam, potente tranquillante considerato estremamente pericoloso. Nelle spedizioni gli investigatori hanno riscontrato la presenza di parecchie sostanze nuove create in laboratorio, con una struttura molecolare simile alle droghe tradizionali o sintetiche (e ancora più pericolosa), ma abbastanza diverse da non rientrare nelle tabelle del Ministero. I pm Giovanni Conzo e Giulia Guccione contestano così anche la contraffazione o adulterazione di sostanze medicinali. Al centro dell’inchiesta diversi gruppi organizzati in parte già legati ad altre operazioni e sequestri. La droga, una volta ordinata e arrivata, veniva consegnata a persone che fungevano da centri di distribuzione e poi venduta agli acquirenti. Soprattutto in periodo di lockdown era ricevuta a casa direttamente da corrieri dipendenti di servizi di home-delivery, che non sapevano di trasportare nei pacchi droghe sintetiche".

Il caso aretino

L'aretino indagato è un 62enne, M.R. Secondo la ricostruzione della Porcura romana avrebbe importato droga in svariate circostanze, facendosela spedire dall'Olanda. Non droga dello stupro, in questo caso, ma 3Mec (3-metilmetcatinone), una sostanza sintetica eccitante. Nell'ottobre 2019, in tre diverse circostanze, sono stati sequestrati 6 flaconi di questa droga (circa 16 grammi) destinata al domicilio aretino, per un totale di 222 dosi ricavabili. Non solo, tra il marzo e l'ottobre dello stesso anno risultano spedizioni nella casa di Arezzo di altra droga sintetica (catinoni), in un quantitavo imprecisato. Anche se lo stupefacente non è stato intercettato, infatti, ci sono tracce delle spedizioni dallo stesso fornitore olandese.

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