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Cronaca

Arresto direttore Ato, Sacchetti: "C'è sconcerto e preoccupazione per lo sviluppo dei servizi"

"C'è molto sconcerto per quanto accaduto oggi e che ho appreso dalle notizie di stampa, l'arresto del direttore dell'Ato è figlio di un avviso di garanzia, un epilogo abbastanza preoccupante, anche se io sono un garantista, non voglio entrare nel...

"C'è molto sconcerto per quanto accaduto oggi e che ho appreso dalle notizie di stampa, l'arresto del direttore dell'Ato è figlio di un avviso di garanzia, un epilogo abbastanza preoccupante, anche se io sono un garantista, non voglio entrare nel merito fino a che non ci sarà la sentenza di passato in giudicato."

Così l'assessore con delega al sistema dei rifiuti del Comune di Arezzo Marco Sacchetti (nella foto di copertina insieme al sindaco Ghinelli) risponde sull'arresto di Andrea Corti direttore dell'Ato Toscana Sud, l'ente pubblico espressione dei comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto e che funge da organo di controllo nei confronti del gestore del ciclo integrato dei rifiuti in quest'area geografica.

Per Andrea Corti sono scattati gli arresti domiciliari ieri mattina quando nella sua residenza andrea-corti-ato-toscana-sudfiorentina si è presentata la Guardia di Finanza per eseguire l'ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Firenze Matteo Zanobini che ha firmato le misure cautelari su richiesta del procuratore capo Giuseppe Creazzo per i reati di corruzione e turbativa d'asta. Nell'operazione che ha preso il nome di Clean City, oltre a Corti sono coinvolte altre 3 persone, tra questi spicca il nome di Eros Organni, amministratore delegato di Sei Toscana, poi l'avvocato estensore del bando Valerio Menaldi e infine Marco Buzzichelli, consigliere di Sei Toscana e amministratore delegato di Siena Ambiente.

"Sono preoccupato ovviamente per la tenuta del sistema - ha commentato ancora Sacchetti - e soprattutto per la gestione dei servizi e il loro sviluppo. Come Comune di Arezzo siamo pronti per ridiscutere il piano regolatore dei servizi, lo spazzamento, la raccolta differenziata. Adesso non si potrà fare nessuna progettazione, nessuno sviluppo, si potrà solo mandare avanti lo status quo. L'Ato così non è più operativa di fatto, è come una macchina lanciata a 120 all'ora ma senza freni. Il disegno che è uscito oggi dalle indagini, se sarà suffragato è davvero preoccupante, una bomba, sperando che non imploda nelle nostre mani."

L'assemblea dell'Ato dei rifiuti da alcuni mesi ha un nuovo presidente, espressione dei Comuni, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli.

"Proprio nei giorni scorsi c'è stata un'assemblea proficua, dove le delibere sono state approvate all'unanimità come non succedeva da tempo - commenta infine Sacchetti - questo non aiuta il clima che è stato a lungo teso, ma che adesso anche grazie alla presidenza di Ghinelli stava trovando un nuovo equilibrio."

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