Arezzo è la provincia più sicura della Toscana ma crescono reati sessuali e disagio sociale: i dati
L'analisi è quella fornita dal rapporto 2021 sulla qualità della vita di ItaliaOggi. I reati calano ma aumentano sensibilmente i dati relativi alla dimensione della sicurezza sociale
Da una parte ci sono i reati che vedono Arezzo la meno "periocolosa" della Toscana e tra le migliori d’Italia. Dall’altra invece, ci sono gli indicatori del comparto sicurezza sociale, che offrono un quadro ben più desolante con violenze sessuali, suicidi e incidenti stradali che aumentano. Sono le facce di due ambiti della vita quotidiana che, sebbene distinti tra loro, molto spesso si intersecano creando un legame di causa effetto in più contesti.
È all'interno del rapporto 2021 riguardante la qualità della vita di ItaliaOggi che viene fornita un'accurata fotografia di come queste due sfere del vivere collettivo abbiamo subito evoluzioni e cambiamenti nei mesi appena trascorsi.
Nell’anno della cosiddetta ripresa dell’era Covid, salta agli occhi come il calo dei reati sia stato verticale ad Arezzo. Di fatto quella casalinga è la 29esima realtà migliore d’Italia e la prima Toscana. Rapine, truffe, furti in appartamento sono calati in maniera drastica. Per non parlare degli omicidi, sia colposi che volontari, azzerati completamente. Di contro ad aumentare sono stati i reati legati allo spaccio e traffico di droga che hanno portato Arezzo quasi in fondo alla graduatoria nazionale (89esima su 107 province con 392,80 casi ogni centomila abitanti). Trend confermato anche dai recenti fatti di cronaca che hanno visto, non solo una crescente domanda di stupefacenti e tossicodipendenze, ma anche un incremento di attività di sequestro e controllo da parte delle forze dell’ordine. Non ultimo il maxi sequestro di 4,7 quintali di cocaina siglato dalla Guardia di finanza insieme a polizia stradale.
La valutazione della sfera afferente alla sicurezza sociale, categoria di cui fanno parte infortuni sul lavoro, morti per tumore, morti e feriti in incidenti stradali, suicidi, tasso di disoccupazione giovanile, reati a sfondo sessuale, dimissioni di pazienti tso, disabili, tasso di variazione della mortalità tra gli under e over 65 e incidenza di casi Covid registrati, complessivamente è poco lusighiera. Scarso il giudizio complessivo attribuito all'Aretino dal report.
Arezzo passa dalla 36esima alla 77esima posizione segnando un arretramento di ben quarantuno posizioni in appena un anno. Un percorso che porta la provincia tra le 30 più “scarse” d’Italia ad un passo dalla soglia di criticità. In questo contesto particolarmente preoccupanti sono i dati riguardanti i reati a sfondo sessuale (4,38 ogni 100mila abitanti cifra che piazza Arezzo in 100esima posizione tra le peggiori d’Italia).