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Cronaca Rigutino

Pacchi consegnati, aretini verso il ritorno dal campo profughi della Polonia

Le conseguenze della guerra in Ucraina viste da vicino da parte dei tre aretini partiti per portare aiuti ai profughi in fuga

"Una delle 5 scuole di prima accoglienza al confine dell'Ucraina". Così Piero Perticai scrive sull gruppo Facebook Sei di Rigutino se... per aggiornare la comunità che tanto ha contribuito a riempire il pulmino dell'Arezzo che era diretto in Polonia. Dopo due giorni di viaggio, quello di ieri è stato il giorno delle consegne e anche quello della consapevolezza di trovarsi di fronte alle famiglie che scappano dalla guerra e che in scuole come quella della fotografia di copertina trovano una prima accoglienza per poi cercare una destinazione lontano dalle bombe e dai missili.

Sono per lo più donne con bambini, visto che gli uomini considerati adulti, dai 16 anni e fino ai 60 non vengono fatti uscire dalle frontiere perché devono arruolarsi per difendere la propria patria dall'invasione russa.

E così quando Piero e gli amici di viaggio, Giovanni Gallastroni e Luca Paolini, si mettono in contatto con chi attende notizie ad Arezzo è facile la commozione e più di una volta la voce si interrompe per il groppo in gola che toglie il respiro.

Piero, Giovanni e Luca sono in attesa di sapere dove si trova la madre con i due figli con i quali erano in contatto per portarli ad Arezzo, ma nel frattempo ci sono altre famiglie che hanno mostrato la voglia di seguire gli aretini fino alla comunità di Rigutino. 

quello di oggi, salvo sorprese, dovrebbe essere il giorno del ritorno a casa.

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