"Sono morti facendo il loro dovere, Arezzo li piange ancora". Folla in duomo per Piero e Filippo
Partecipata messa a suffragio in cattedrale nel primo anniversario della tragedia dell'Archivio di Stato, il vescovo Fontana: "Facevano un lavoro importante, dedicandosi alla conservazione delle memorie identitarie di Arezzo"
Una celebrazione composta in una cattedrale affollata. Le autorità, tra cui il sindaco Ghinelli, presenti e le vedove in prima fila. Arezzo ha ricordato la tragica scomparsa di Piero Bruni e Filippo Bagni anche nel tardo pomeriggio di oggi, con una messa a suffragio celebrata dal vescovo Riccardo Fontana
La consegna della medaglia alle vedove
Lo scorso anno - ha detto il vescovo nell'omelia - la nostra comunità rimase profondamente commossa per quel drammatico incidente sul lavoro. La chiesa aretina oggi ricorda Piero e Filippo, piangendo e stringendosi attorno alle loro famiglie.
Il direttore dell'Archivio di Stato, un anno dopo: "Siamo stati lasciati soli"
Fontana ha poi tratteggiato due figure molto presenti nella comunità credente della città:
Piero e Filippo erano diversi di carattere, ma entrambi fedeli. E particolarmente attivi nella chieda aretina. Oggi, ricordandoli in questa messa a suffragio, celebriamo il valore di essere giusti, in una società che esalta la trasgressione. Loro sono stati giusti: hanno fatto il loro dovere. Hanno perso la loro vita mentre stavano lavorando. Un lavoro, peraltro, particolarmente importante per il territorio, perché Piero e Filippo operavano nell'Archivio dedicato alla conservazione delle memorie identitarie di Arezzo.