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Cronaca

"Marijuana per curare la malattia, aiutatelo", l'appello di Adriano Sofri. E gli amici aprono il gruppo "Io sto con Walter"

Disabile a causa di una malattia neuromuscolare - l'artite reumatoide - Walter sta cercando di alleviare i dolori lancinanti dati dalla sua patologia: i medicinali (a base di cannabis), ha raccontato, non bastavano più e lui ha deciso di coltivarla in proprio

E' diventato un caso emblematico, che in pochi giorni ha portato l'attenzione di tutta Italia sulla difficoltà di cura del dolore, e non solo, nelle malattie neurodegenerative. E' la storia di Walter De Benedetto, aretino 48enne, finito sulle pagine di cronaca perché proprietario della piantagione di cannabis di Ripa di Olmo che la scorsa settimana è stata posta sotto sequestro dalle forze dell'ordine. Disabile a causa di una malattia neuromuscolare - l'artite reumatoide - Walter sta cercando di alleviare i dolori lancinanti dati dalla sua patologia: i medicinali (a base di cannabis), ha raccontato scrivendo la sua storia in un post su Facebook, non bastavano più e lui ha deciso di coltivarla in proprio. 

Per Walter in molti si stanno mobilitando. Aretini e non solo. Adriano Sofri questa mattina ha scritto su Facebook un post che ha già avuto un grande riscontro.

"C’è una persona che chiede di essere aiutata - scrive - Walter de Benedetto ha oggi 48 anni, vive in una frazione di Arezzo, ha lavorato, finché ha potuto, nella USL, è stato, è ancora, un musicista poeta. La sua trentennale malattia neuromuscolare lo ha reso praticamente immobile e gli procura dolori terribili, che può solo alleviare grazie al Bedrocan, un farmaco ricavato dalla cannabis medica e prescritto dalla sanità pubblica. La cui dose, con l’aggravamento del male, non è più sufficiente. Dopo averne invano chiesto l’adeguamento, Walter ha coltivato in casa nove (9) piante".

"Ecco, conclude Sofri,  io detesto i giochi sui nomi propri, ma per una volta citerò quello dell’attuale ministro della sanità. Si chiama Speranza.

Solidarietà a Walter è stata espressa anche da Enzo Brogi che sempre su Facebook si appella a Speranza: "Vorrei che gli Uffici del Ministro della Salute Roberto Speranza intervenissero con celerità. Evitando così a Walter l'illegalità. Punto".

Intanto gli amici aretini di Walter si sono mobilitati e hanno aperto un gruppo su FacebooK che si chiama Io sto con Walter .

"Salve ragazzi - scrivono i fondatori -, siamo gli amici di Walter e siamo qui per diffondere la sua storia, sostenere lui e tutti quelli come lui che semplicemente si appellano al diritto di cura. Aiutateci a far conoscere a quante più persone possibile la sua storia.."

Oggi Walter è disabile al 100 per cento e ha dolori ovunque. Il suo calvario è inziato appena sedicenne, quando gli è stata diagnosticata la malattia. Ha raccontato di aver subito 18 interventi invasivi e di aver lottato tantissimo per rallentare la malattia. Dopo il sequestro delle piante, l'amico di Walter è stato arrestato: lo aiutava a innaffiarle. A fine novembre sarà processato. 

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Immagine di copertina tratta da: canapamedica.it di Fabrizio Dentini

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