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Cronaca

Cagnolina uccisa da pitbull a Villa Severi, appello dei proprietari: "Cerchiamo i responsabili, chi sa parli"

Sui social è apparso l'appello del figlio della proprietaria della cagnolina maltese uccisa da un pitbull che l'ha sbranata sotto ai suoi occhi in pochi attimi al cancello d'ingresso del parco di Villa Severi

I proprietari della cagnolina di razza maltese sbranata e uccisa da un altro cane a Villa Severi hanno sporto denuncia presso il comando dei carabinieri di Arezzo. Per adesso si tratta di un atto contro ignoti, alla ricerca di chi sia il colpevole, cioé la proprietaria del pitbull che in quel casò azzannò al collo la piccola maltese provocandone una ferita letale, come constatato poco dopo l'aggressione dai veterinari della clinica Setteponti che l'hanno visitata. 

A darne notizia è il figlio stesso della donna che era a Villa Severi quella sera, che si apprestava ad entrare nel parco cittadino con un'amica e con la cagnolina al guinzaglio, quando avvenne l'aggressione da parte del cane che vagava libero e che arrivò correndo addosso alla maltese. La ragazza con il quale il cane si trovava, secondo la denuncia sporta dalla donna, non intervenne per fermarlo e non prestò soccorso. 

"E’ stata presentata denuncia contro ignoti, ma senza un nome e un cognome questa rischia di lasciare purtroppo il tempo che trova - scrive il figlio su Facebook pubblicando anche il contenuto della denuncia oscurandone solo i dati sensibili - Prego chi sa chi è questa ragazza di non coprirla ma di consentire che si assuma le sue responsabilità, come è giusto che sia. Grazie a chi vorrà collaborare." Un appello dunque affinché fatti gravi come questi non accadano mai più, visto anche l'alto numero di bambini che frequenta il parco sia di giorno che di sera.

Sul fatto, dopo la presa di posizione dell'assessora Carlettini, di Enpa e Oipa, interviene con una lettera arrivata in redazione anche L'altra Parte del Guinzaglio, un gruppo nato spontaneamente 3 anni fa che intende sensibilizzare le istituzioni a prendere alcune misure di prevenzione: "istituire percorsi obbligatori per i detentori di cani (in particolare di quelli con attitudine di razza e mole importanti) da frequentare entro 3 mesi l’adozione dell’animale. Organizzare campagne di sensibilizzazione verso la cittadinanza per promuovere adozioni consapevoli e custodie responsabili. Promuovere la lotta al randagismo e all’abbandono (molti cani ritenuti troppo impegnativi vengono abbandonati o lasciati in canile). Promuovere campagne per la registrazione degli animali presso l’anagrafe canina. Garantire un controllo reale delle custodie responsabili dei cani specie di quelli con attitudine di razza e mole importanti tali da poterli considerare potenzialmente pericolosi. Mettere in atto tutte le azioni necessarie per poter ridurre al più presto e il più possibile il fenomeno delle aggressioni. Emanazione di una disciplina normativa organica che vada a tutelare l’incolumità pubblica e il benessere degli animali, tracciando per ogni soggetto le specifiche responsabilità."

"Sia chiaro che nessuno vuole puntare il dito contro particolari razze, ma si rende necessaria una valutazione oggettiva del potenziale aggressivo dei cani, dei danni provocati da gestioni superficiali e irresponsabili, dei danni sociali che questi attacchi causano."


 
 



 

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