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Cronaca

Guardia di Finanza in festa per il 246esimo anniversario: il bilancio di un anno di attività

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, traffici illeciti sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio di questa provincia, su cui si è concentrata l’attenzione del Corpo, per contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza, provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali

La Guardia di Finanza di Arezzo ha celebrato con una sobria cerimonia il 246° Anniversario della Fondazione del Corpo. Presso il Comando Provinciale, alla presenza del Prefetto di Arezzo, dottoressa Anna Palombi, del comandante provinciale, colonnello Adriano Lovito, e di una rappresentanza di ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri e del personale in congedo delle sezioni Anfi di Arezzo e Montevarchi, si è svolta la celebrazione, nel rispetto delle misure di contenimento del virus Covid-19.
Il Prefetto di Arezzo ha espresso parole di ringraziamento per l’attività svolta dalle Fiamme Gialle aretine, per i particolari risultati ottenuti e, soprattutto, per l’importante apporto fornito in occasione dell’emergenza epidemiologica in atto.

Bilancio operativo del 2019

Nel 2019 e nei primi mesi del corrente anno, le Fiamme Gialle di Arezzo hanno eseguito  in totale 5.131 interventi operativi e sviluppato 1.051 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile, in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, traffici illeciti sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio di questa provincia, su cui si è concentrata l’attenzione del Corpo, per contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza,
provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali.
33 i soggetti denunciati per reati fiscali ed oltre 12 milioni di euro il valore dei beni sequestrati. 26 i casi di evasione fiscale internazionale rilevati, riconducibili principalmente a stabili organizzazioni occulte, esterovestizioni della residenza fiscale e illecita detenzione di
capitali all’estero. 104 gli evasori totali e paratotali individuati. E ancora, 170 i lavoratori in nero/irregolari scoperti e 107 i datori di lavoro verbalizzati, per utilizzo di manodopera irregolare.

Contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica

Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, sono 29 le deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e la Procura Regionale della Corte dei Conti. 35 i soggetti denunciati. In 3 casi, si tratta di indebite percezioni
del “reddito di cittadinanza”.
Nell’ambito delle prestazioni sociali agevolate e dei ticket sanitari, sono 76 gli interventi effettuati. 37 i casi di irregolarità accertate, pari al 48% del totale delle attività.
15 i soggetti segnalati alla Magistratura contabile, con un danno erariale accertato di oltre 750mila euro.

Contrasto alla criminalità economico-finanziaria anche organizzata

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e di iniziativa imprenditoriale della criminalità organizzata ed economicofinanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto
dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico-finanziaria, a salvaguardia del “sistema Paese”, anche nella delicata fase post emergenziale.
Nel 2019, sono stati effettuati 828 accertamenti per il rilascio della documentazione antimafia. 64 gli accertamenti patrimoniali svolti, con la proposta di sequestro di beni per oltre 2,2 milioni di euro.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono 16 i soggetti denunciat all’Autorità Giudiziaria, con oltre 3,5 milioni di euro di operazioni accertate di “ripulitura” del denaro.
Sul fronte della prevenzione, sono state 252 le segnalazioni per operazioni sospette di riciclaggio sviluppate, che hanno innescato procedimenti penali ed interventi ispettivi fiscali.
Nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi, i reparti operativi hanno effettuato 55 interventi, con 11 soggetti denunciati, sottoponendo a sequestro oltre 46.862 prodotti contraffatti e/o non sicuri.

Controllo del territorio e contrasto ai traffici illeciti

Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, sono stati denunciati 18 soggetti, di cui 6 tratti in arresto, con il sequestro di circa 4 chilogrammi di droga. 
Sul fronte dell’immigrazione clandestina, sono 17 i soggetti denunciati.
Relativamente al controllo del territorio, molteplici i servizi svolti in materia di pubblica utilità “117” (1.460 pattuglie), nonché quelli svolti nell’ambito del concorso all’ordine ed alla sicurezza pubblica, disposti dall’Autorità provinciale di P.S. 

Bilancio operativo nello stato di emergenza da Covid-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Corpo ha rivolto la propria azione al contrasto degli illeciti economico-finanziari, che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della
popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al
Codice degli appalti.
Sono circa 6.000 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza a partire dallo scorso mese di marzo, per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede il Corpo fortemente impegnato nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente, per “arginare” le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a
fronteggiare l’emergenza in atto e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.
Nel settore, sono state sequestrate, ad oggi, su tutto il territorio nazionale, oltre 70mila mascherine illecitamente commercializzate, in quanto sprovviste della certificazione di riferimento, con 6 soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria, nell’ambito di due distinti procedimenti penali, avviati a seguito di un preliminare sequestro effettuato in provincia.
A tale attività, si aggiunge il sequestro di alcuni dispositivi medici, con certificazione falsa,  destinati alle terapie intensive degli ospedali. I macchinari sequestrati rientravano in una più ampia fornitura, frutto di una gara di appalto bandita dal Servizio Sanitario nazionale.
Non di minore importanza è anche il “monitoraggio” operato dal Comando Provinciale di Arezzo, con riferimento alle aziende più facilmente “aggredibili”, da parte della criminalità comune ed organizzata.
Tale attività, supportata dalla collaborazione interistituzionale avviata con vari enti, è ancora in corso e muove dall’esigenza di impedire l’inquinamento dell’economia “sana” aretina, nell’attuale periodo caratterizzato da una forte crisi di liquidità, che rende le aziende più
vulnerabili e soggette a fenomeni di usura e riciclaggio.
In ultimo, rimane alta l’attenzione sui fondi che il Governo ha destinato alla ripresa ed alle categorie più fragili, nel tentativo di impedire che siano facile preda di operatori disonesti.

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