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Cronaca

Amici della Giostra: "L'edizione speciale? Un salasso per le famiglie". Le riflessioni

"Perché fare una terza Giostra, due sono la misura giusta; la manifestazione non può essere inflazionata, deve essere desiderata e tutti non fanno altro che aspettare che arrivi il giorno fatidico". Inizia così una lunga riflessione degli Amici...

"Perché fare una terza Giostra, due sono la misura giusta; la manifestazione non può essere inflazionata, deve essere desiderata e tutti non fanno altro che aspettare che arrivi il giorno fatidico". Inizia così una lunga riflessione degli Amici della Giostra sull'edizione speciale prevista per il 27 agosto prossimo, nella quale si fanno anche i conti in tasca ai quartieristi.

Poi ci sia concesso anche fare una conclusione molto amara: gli organizzatori vogliono che andiamo in piazza (vedi bocciatura maxischermi) e sono i primi a rimproverarci se non ci andiamo; poi però fanno prezzi impossibili che dissanguano le famiglie aretine, le quali purtroppo, contro loro voglia, devono disertare la manifestazione. L’esempio che citeremo ora è sconvolgente: marito, moglie e due figli, quartieristi e appassionati di Giostra, per entrare in piazza tre volte all’anno spenderebbero € 700,00; se consideriamo poi che dovremmo aggiungerci 12 cene propiziatorie, 4 tessere, 4 foulard, settimane al Quartiere in pizzeria, il totale generale arriverebbe a € 1.500,00 (pensate un po’ tre milioni delle vecchie lire)! È palese che fare una Giostra straordinaria non è semplice, anzi è molto faticoso perché non si tratta solo del giorno della gara, ma di 8/10 giorni in totale. In questi due mesi è stato un susseguirsi di conferme e smentite e il pubblico ha avuto un po’ “la testa confusa”. È mancato un portavoce o un esperto della comunicazione. I festeggiamenti che interessano il Giubileo dovrebbero essere attinenti all’evento religioso, noi invece stiamo usando una manifestazione, che non ha nulla di ecclesiastico, anzi rievoca una battaglia fra popoli diversi. Oltretutto il Santo Padre ha stabilito che questo Giubileo sia dedicato alla Misericordia, privilegiando la bontà, il perdono, i sentimenti di comprensione e compassione per le miserie del mondo. Siamo noi in grado con la “nostra” Giostra di garantire tutto questo? Non era meglio fare una dedica sulla lancia di settembre, scolpendo i titoli della misericordia sull’impugnatura? Dobbiamo evidenziare altresì la dichiarazione fatta da S.E. l’Arcivescovo Fontana il quale ha dichiarato che "la Giostra è una manifestazione laica, ed io mi adeguo ai voleri della città e di chi la comanda". Sono parole che fanno comprendere come l’Arcivescovo non sia particolarmente felice di questa iniziativa perché lui conosce bene la Giostra e sa che in qualsiasi momento può cambiare “umore” andando contro qualsiasi concetto di misericordia. Un’altra cosa che vogliamo far presente è la facilità con cui si parla di far venire ad Arezzo frotte di turisti approfittando della festa e della Giostra straordinaria. Il solo pensiero di vedere per 30 giorni tutto “quel ferraccio” accatastato in Piazza Vasari, ci rende particolarmente tristi, pensando a quel turista che viene a visitare Arezzo, invogliato dalle foto della piazza (magari prese nella hall di uno degli Hotel Marriot) e non riesce a vedere nessuna della facciate principali della stessa (coperte per oltre il 50%). Potremmo qui fare una provocazione: a cosa serve allora stare in piazza ad assistere alla Giostra se non si può neanche percepire la bellezza della piazza? Amici della Giostra ha sempre tenuto in grande considerazione le regole e i regolamenti, ma ci sembra, che l’art.4 dello Statuto Istituzione Giostra, dica chiaramente quanto siano importanti i Quartieri a cui il legislatore ha assegnato il compito di essere i depositari dell’effettuazione o meno della manifestazione. E non poteva che essere così perché i Rettori e i Quartieri sostengono l’85% delle fatiche organizzative di una Giostra straordinaria. Il prossimo argomento che tratteremo sarà il nostro progetto e la misurazione dei punteggi; noi continueremo a proporre il dialogo e speriamo che i nostri concittadini partecipino attivamente a far sì che la Giostra diventi veramente il più bel biglietto da visita della città di Arezzo.

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