Amianto in Via Malpighi. La rabbia dei residenti: "Rimuovete tutto subito. Questa è 'roba' che uccide"
La rabbia di chi si trova costretto a vivere in una situazione di forte disagio. La paura di convivere con un mostro silenzioso e invisibile che poco a poco si insinua tra le mura di casa. Lentamente. In silenzio. Sono questi alcuni dei timori ...
La rabbia di chi si trova costretto a vivere in una situazione di forte disagio. La paura di convivere con un mostro silenzioso e invisibile che poco a poco si insinua tra le mura di casa. Lentamente. In silenzio.
Sono questi alcuni dei timori dei residenti di via Malpighi. Gli stessi uomini e le stesse donne che ciclicamente si sono ritrovati protagonisti della cronaca locale raccontando storie al limite dell'incredibile che si consumano in un angolo della città dove sono sorti i primi esempi di edilizia residenziale. Quei palazzoni tirati sù a fine degli anni '70 e resi abitabili a partire dal 1981 dove le coperture del tetto sono state create tutte in cemento amianto.
Recentemente, gli edifici della zona hanno riportato ingenti danneggiamenti alle coperture del tetto a causa della violenta tromba d'aria che lo scorso 13 luglio ha devastato la città. Danni importanti che hanno riacceso più che mai l'attenzione sul problema legato alla presenza di amianto e alla necessità di smaltirlo.
"Abbiamo paura - spiega Franca Letizia Sestini, residente di via Malpighi da trentacinque anni - io ho avuto il cancro. Molti altri condomini sono stati ricoverati per motivi analoghi. I medici mi hanno detto che ho la gola completamente bruciata. Viviamo in situazioni di completo disagio e di grave rischio. Ci sentiamo abbandonati a noi stessi. I lavori di manutenzione e altri interventi all'interno dei nostri appartamenti sono sempre stati a carico nostro. Adesso abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti perché non ce la facciamo più".