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Cronaca

"Insulti razzisti durante il derby di Arezzo". La Sba condanna l'episodio e puntualizza: "Nessuno ha sentito"

Bruno Mengue, cestista della Vismederi Siena, preso di mira da un tifoso nel corso della partita di sabato: "Un solo stolto tra i presenti mi ha detto negro di m...". La società aretina dispiaciuta: "Intollerabile. Ma noi da sempre aperti all'inclusione"

C'è grande dispiacere in casa dell'Amen Scuola Basket Arezzo, finita suo malgrado al centro di un caso mediatico che sta facendo discutere. Sabato sera al PalaEstra, per il campionato di serie C gold, la squadra di coach Evangelisti ha perso contro Vismederi Siena una partita all'ultimo respiro dopo due supplementari. 78-77 il punteggio finale per gli ospiti, con qualche momento di grande tensione agonistica, come succede in un derby.

Dopo la gara un giocatore senese, Bruno Ondo Mengue, ha pubblicato un post su facebook, rivelando che nel corso del match era stato insultato da alcuni spettatori: "Mi piacerebbe sapere se quei ragazzi che mi hanno dato del negro di merda Koulibaly in mezzo alla folla di Arezzo, avrebbero avuto lo stesso coraggio in uno spogliatoio vuoto e condiviso con me". Poi il cestista ha precisato: "Mi dispiace che per colpa di un solo stolto tra i tantissimi tifosi presenti, la bellissima atmosfera che si era venuta a creare si sia sciupata". 

Kalidou Koulibaly, senegalese, è un ex calciatore del Napoli, adesso al Chelsea, che in passato è stato vittima di insulti razzisti per il colore della pelle. Mengue, con origini nella Guinea Equatoriale, invece è spagnolo naturalizzato italiano.

Al suo fianco si è schierata la società del Vismederi, che sempre su facebook ha commentato per voce del presidente Emanuele Montomoli: “Si tratta di un episodio vergognoso. Mi dispiace che una serata di sport e una partita così avvincente vengano macchiate da un insulto del genere. Ho la fortuna di conoscere personalmente il presidente della società aretina, Mauro Castelli, persona di cui ho potuto apprezzare la correttezza e le qualità morali, e so che un simile comportamento di un singolo tifoso non fa parte dei valori in cui l’Amen Scuola basket si riconosce”.

L'Amen Sba ha poi replicato e puntualizzato: "La SBA apprende con grande stupore dai social e dalla stampa di un episodio che si sarebbe verificato nel corso della partita di basket di C Gold tra la squadra di casa ed il Costone Siena, episodio che non è stato riscontrato dal pubblico presente, dai dirigenti di entrambe le squadre, dagli arbitri e nemmeno dai giocatori, tanto da non essere stati presi provvedimenti dal Giudice Sportivo.

Preliminarmente la Scuola Basket Arezzo intende prendere le distanze da qualsiasi episodio di odio razziale condannandolo fermamente! E’ intollerabile che possano esistere cretini con tali pregiudizi senza alcun senso né con lo sport né con la società civile. La SBA ribadisce la propria indignazione verso il riprovevole episodio segnalato dal giocatore senese, ma rappresenta come nessuno in campo si sia accorto di quanto riferito, né i dirigenti né i giocatori che a fine partita si sono salutati come avviene di consuetudine.

La SBA difende fermamente il proprio ruolo di Società Sportiva aperta all’inclusione come dimostrano i fatti e non le parole, rappresentati da più di un decennio di integrazione, basti pensare che fra i 350 giovani atleti oltre un terzo sono di etnie diverse, che non solo giocano ma costruiscono la propria crescita sportiva e civile assieme. La nostra società da dodici anni è impegnata sul sociale collaborando con la Caritas ad un progetto gratuito per ragazzi con disabilità che giocano assieme a ragazzi normodotati creando fra le prime società italiane una squadra di basket integrato.

Per tutto quanto sopra rappresentato, qualora venissero appurate responsabilità personali e notizie fuorvianti contro la nostra società, tuteleremo in ogni sede la nostra immagine ed onorabilità".

Il giudice sportivo, dopo aver esaminato il referto degli arbitri, ha inflitto alla Sba un'ammenda di 180 euro per offese collettive frequenti del pubblico nei confronti di un giocatore avversario ben individuato. Ma non si tratta dell'episodio denunciato da Mengue, bensì dei cori poco carini rivolti da alcuni presenti al PalaEstra nei confronti di Battaglini, che dalla lunetta ha messo a segno il punto decisivo per la vittoria.

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