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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Addio ad Amedeo Sereni, uno degli ultimi combattenti della Resistenza e presidente Anpi

Il 25 aprile 2016 in Prefettura gli era stata conferita la medaglia al merito del 70° della Liberazione Nazionale.

È morto oggi Amedeo Sereni, attuale presidente onorario dell’ANPI di Arezzo e forse uno dei nostri ultimi combattenti partigiani.

Era nato a Castiglion Fiorentino il 16 luglio 1924 e fu partigiano combattente, come recita la sua scheda personale, a far data dal settembre 1943, nella Divisione "Arezzo",  23° Brigata "Pio Borri", 2° Battaglione,2° Compagnia, con il nome di battaglia “Tom”.

A causa delle difficoltà economiche della sua famiglia, durante la guerra  aveva trovato lavoro, giovanissimo, nella Tod ed era stato inviato in Germania in una fabbrica di aerei militari dove si era specializzato nella sincronizzazione dell’armamento aereo tedesco.

Come moltissimi altri giovani, fin dall’otto settembre 1943 aveva lasciato il servizio militare e si era aggregato alla formazione partigiana che si costituiva in Valtiberina sotto la guida del giovanissimo Athos Fiordelli con la quale compì molte azioni fino al suo rientro al paese d’origine.

Dopo la liberazione di Castiglion Fiorentino e lo sfondamento della “Linea Gotica”, Sereni si arruolò come volontario nel Gruppo di combattimento “Cremona” e combatté nella guerra di liberazione come le migliaia di volontari che risposero all’appello del CLN per “accorrere a liberare i fratelli del nord”. Per questo era stato insignito della cittadinanza onoraria di Alfonsine che, con molti altri volontari aretini, contribuì a liberare dai nazifascisti il 10 aprile 1945.

Segretario provinciale dell’ANPI con la presidenza di Aldo Ducci prima e di Enzo Droandi poi, e successivamente presidente della stessa associazione partigiana nonché collaboratore del mensile “Patria Indipendente”, Sereni è stato per mezzo secolo attivo custode della memoria della guerra di liberazione e dei suoi caduti, delle vittime delle stragi e delle rappresaglie nazifasciste nell’intero territorio provinciale.

Iscritto al Partito Comunista Italiano e membro degli organismi di partito fino al 1991, è stato uno dei fondatori locali del Partito della Rifondazione Comunista al quale è rimasto iscritto fino al 2006, quando decise di dedicarsi esclusivamente, come disse in una intervista del 2008, all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

Nella propria vita Amedeo Sereni ha anche rivestito cariche pubbliche fin dal 1966 quando venne eletto consigliere comunale di Arezzo nelle liste del PCI e nel ruolo di assessore dal 1969 al 1970 nella Giunta Gnocchi. Successivamente venne eletto, sempre nelle liste comuniste, consigliere provinciale alle elezioni del 1970 ed in giunta come assessore al personale durante la presidenza Bellucci e confermato alle elezioni del 1975, nella Giunta Monacchini, fino al 1980.

Il 25 aprile 2016 in Prefettura gli era stata conferita la medaglia al merito del 70° della Liberazione Nazionale.

Nelle foto di copertina: Amedeo Sereni a Catiglion Fiorentino nel corso di una manifestazione a poche settimane dalla liberazione

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La dichiarazione del Comandante della XXIII Brigata “Pio Borri” Siro Rosseti attesta che dal novembre 1944 Sereni è volontario nell’Esercito di Liberazione

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