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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ambulanze e servizi a rischio, Dini (Croce Bianca): "Bene l'incontro con la Asl, ma servono risorse"

Sempre più difficile mantenere la continuità delle attività. E sabato scorso, quando ci sono stati più incidenti contemporaneamente, le ambulanze hanno rischiato di non essere sufficienti

Una sera d'inverno, due incidenti stradali avvenuti quasi contemporaneamente in due zone diverse del comune di Arezzo e le ambulanze a disposizione che rischiano di non essere sufficienti. E' stata una notte complicata quella di sabato scorso ad Arezzo: quanto paventato dalle pubbliche assistenze nelle scorse settimane, ovvero che non ci fossero le condizioni per rispondere a tutte le emergenze, ha rischiato di diventare realtà. La situazione, fortunatamente, è stata risolta velocemente: "Ma si trattava di una situazione straordinaria - spiega Urbano Dini, presidente della Croce Bianca - che non può diventare l'ordinarietà". 

La riunione di venerdì scorso con la Asl Toscana Sud Est "è stata proficua - afferma Dini - perché è emersa la forte volontà di riorganizzare il terzo settore e una volontà da parte della Asl di andare incontro alle nostre richieste per rendere più efficiente l'intero sistema". 

Ma non è tutto oro quello che luccica: "Nonostante una buonissima risposta della Asl, il problema di fondo, ovvero quello della remunerazione, viene demandato alla Regione. Il mio augurio è che l’assessore Bezzini si renda disponibile ad ascoltare le nostre richieste. Perché adesso nella precarietà e se si verificano più sinistri sul territorio avremo sempre più difficoltà a intervenire tempestivamente". 
Adesso la situazione viene "tamponata - conclude Dini - cercando di essere ovunque, facendo entrare in gioco altre ambulanze destinate ad altri servizi. Ma ripeto questa straordinarietà non può diventare ordinarietà. Anche perché il territorio aretino è vasto e ad alta rischiosità. Far arrivare mezzi di soccorso da centri più lontani, che provengono dalle vallate può richiedere tempo e a subire questa situazione sono tutti i cittadini. Per questo va sciolto prima possibile il nodo del reperimento delle risorse: per garantire la continuità dei servizi, compresi quelli di emergenza".


 

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