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Cronaca Badia Tedalda

Allevatrice morta nella neve, Santucci: "Grande tristezza nel cuore per lei. Al lavoro per sistemare gli animali"

Sono stati i familiari dalla Romania ad accorgersi che qualcosa non andava visto che non erano riusciti a mettersi in contatto con lei. Le ricerche hanno fatto scovare il suo corpo riverso sulla neve

Un lungo post scritto di getto, pieno di tristezza e di dolore. Lo ha pubblicato il sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci. In cuor suo non si dà pace per la triste fine della 50enne Cristiana Gogu trovata morta nella neve mentre portava cibo ai cani che allevava. Un malore dovuto al freddo e alla fatica sarebbe alla base del suo decesso. Santucci racconta delle diatribe sorte in precedenza, dell'attenzione dei servizi sociali, degli incontri che ci aveva fatto lui stesso, ma anche della assoluta fermezza di lei nel non voler lasciare quel posto, seppur occupato abusivamente.

"Mi scuso con i giornalisti a cui non ho risposto e con la cittadinanza perché non ho dato prima notizie ufficiali, ma in questi due giorni ero troppo impegnato a seguire direttamente le fasi e le procedure per il salvataggio dei 10 cani superstiti della povera signora Mirella Cristiana Gogu, deceduta per la strada di Cocchiola mentre tornava a piedi verso il maneggio con la borsa della spesa e con il sacco di mangime per i suoi amatissimi animali. Molto probabilmente la morte l’ha colta lunedì 23 gennaio scorso verso le ore 15:30" spiega il sindaco che insieme ai carabinieri di Badia Tedalda ha avuto contezza dei suoi ultimi spostamenti: "lei rientrava da Sansepolcro col pullman e alle 15:00 ha acquistato le sigarette al bar “Il Sottobosco” e poi s’è incamminata verso la vicina Cocchiola per portare il mangime ai suoi 12 amati pastori rumeni; molto probabilmente un malore l’ha colpita senza darle scampo e così è caduta sopra la neve in mezzo alla strada."

Sono stati i familiari dalla Romania ad accorgersi che qualcosa non andava visto che non erano riusciti a mettersi in contatto con lei. Le ricerche hanno fatto scovare il suo corpo riverso sulla neve: "Io l’ho vista - dice Santucci - insieme ai Carabinieri di Badia e al dottor Brilli e non dimenticherò mai più. Preghiamo tutti insieme per lei."

Il primo cittadino di Badia Tedalda, così colpita dall'ultima nevicata, racconta anche di come sono stati ritrovati i cani e di come sono stati accuditi:

"La sera stessa del ritrovamento, mercoledì 25, verso le 20:00 siamo entrati nel maneggio a vedere come stavano i cani, li abbiamo trovati tutti chiusi nei box dei cavalli, tranne un cucciolo libero e impaurito in una stanza aperta, due cani già deceduti dentro i box, 10 vivi un po’ deperiti e affamatissimi, di cui tre cuccioli piccoli e uno più cresciuto. Li abbiamo nutriti e ci siamo messi in contatto col servizio veterinario dell'Asl per l’indomani; ieri mattina dopo il sopralluogo con i veterinari, abbiamo concertato strategia e atti da porre in essere ed oggi - dopo la lunga visita congiunta delle due veterinarie - con la responsabile del canile rifugio di Sterpaia Vecchia i, con la protezione civile di Sansepolcro e con il dipendente comunale, abbiamo deciso di portare 6 cani al canile rifugio di Sterpaia Vecchia a Badia Tedalda e 1 (che stava molto male) in clinica veterinaria. Domattina completeremo l’opera spostando gli ultimi 3 cani. Non appena mi arriverà l’assenso scritto da Bucarest della madre della povera Cristiana Gogu potrò autorizzare le adozioni sia dei cuccioli che degli altri cani. "

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"Rimane nel cuore una grande tristezza e un dispiacere infinito per come sono andate le cose, per la morte sopra la neve di questa giovane donna di 50 anni che da quasi due anni occupava abusivamente il maneggio comunale di Badia Tedalda per allevarci i suoi campioni. Lei aveva avuto anche una mia denuncia e poi una mia ordinanza di sgombero, più volte reiterata, ma non voleva andarsene o meglio stava cercando un posto diverso ma non riusciva a trovarlo."

Una condizione difficile dunque quella di Cristiana, seguita anche dai servizi sociali e aiutata via via da alcuni abitanti di Badia. Non voleva lasciare i suoi cani e aveva bisogno di un nuovo alloggio. Ad un certo fu trovato ma poi l'accordo saltò. A quel punto "avrei potuto chiedere al Prefetto l’uso della forza pubblica per cacciarla da quel luogo comunale che occupava indebitamente assieme ai suoi cani - spiega ancora il sindaco - ma non l’ho fatto, non me la sentivo di farla buttare fuori con la forza.  Il 5 giugno 2023 alle ore 9:00 ci saremmo dovuti incontrare per il reato di cui agli artt. 633 e 639 bis C.P. (invasione arbitraria di terreni o edifici pubblici) davanti al giudice del tribunale di Arezzo… invece non ci rivedremo più in questa vita. Che il Signore la possa accogliere in Paradiso."

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