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Cronaca Castiglion Fiorentino

Alex Zanardi, un anno fa l'incidente. Agnelli: "Uomo straordinario che non ha mollato mai", la famiglia: "Non abbiamo perso la speranza"

Noi la speranza non l'abbiamo mai persa, nemmeno ora. La sua fibra è sempre la stessa, quella di uomo che non si è mai arreso di fronte a niente", dicono la moglie Daniela Manni e il figlio Niccolò

"Un anno fa in un clima di festa, l'ingresso trionfale di Alex Zanardi in Corso Italia, qualche ora dopo la vista sulle tenebre. Questa è la leggenda di un uomo straordinario che non ha mollato mai". Sono queste le parole che il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, ha scelto per ricordare il terribile incidente che, esattamente un anno fa, vide l'ex pilota di F1 travolto da un mezzo pesante durante la tappa aretina di Obiettivo tricolore. È attraverso i social che il primo cittadino castiglionese rende omaggio a Zanardi il quale ancora oggi continua a combattere la propria battaglia dall'ospedale di Vicenza, nell’Unità di Recupero e riabilitazione funzionale, dove attualmente si trova ricoverato.

La tappa a Castiglion Fiorentino e poi il dramma

Il 19 giugno 2020 la carovana di Obiettivo Tricolore, capitanata da Alex Zanardi in sella alla propria handbike, fece tappa a Castiglion Fiorentino. Una giornata di grande festa che vide arrivare in piazza del Municipio oltre cinquanta atleti paralimpici impegnati in un viaggio che avrebbe dovuto concludersi il 28 giugno a Santa Maria di Leuca. Dopo lo stop a Castiglioni il viaggio riprese alla volta di Montalcino. Ma proprio nel tragitto, lungo la statale 146 nel comune di Pienza, la handbike di Zanardi si scontrò con un mezzo pesante proveniente dalla direzione opposta. Uno schianto terribile al quale seguì l'immediato trasferimento dell'ex pilota all'ospedale Le Scotte di Siena in condizioni molto critiche. Lo scorso aprile la Procura di Siena ha chiesto l'archiviazione per l’unico indagato, il 45enne Marco Ciacci, che si trovava alla guida dell'autocarro contro cui Zanardi andò ad urtare. Ciacci era stato indagato come atto dovuto dalla Procura di Siena, ipotizzando il reato di lesioni colpose gravissime. Il procuratore Salvatore Vitello aveva poi chiesto l'archiviazione del provvedimento. La famiglia Zanardi, tramite il suo legale di fiducia, l'avvocato Carlo Covi, ha contestato la ricostruzione e richiesto al gip del Tribunale di Siena "un'integrazione istruttoria", ovvero di riaprire le indagini con ulteriori accertamenti tecnici sulla dinamica dell'incidente. Tutte le parti sono in attesa del verdetto del gip del Tribunale di Siena, Ilaria Cornetti, che al termine dell'udienza del 26 maggio si è riservata la decisione sulla richiesta di archiviazione.

Gli interventi e la riabilitazione

Nell'ultimo anno Alex ha lottato come un leone e, dopo 10 interventi e cinque cambi di ospedale, oggi continua a non mollare di un centimetro. I medici che lo assistono "parlano di un uomo vigile ma con l'interazione ridotta al minimo", anche se ci sono stati piccoli progressi e le sedute di riabilitazione avvengono anche in poltrona, e non più solo disteso sul letto. "Noi la speranza non l'abbiamo mai persa, nemmeno ora. La sua fibra è sempre la stessa, quella di uomo che non si è mai arreso di fronte a niente", dicono la moglie Daniela Manni e il figlio Niccolò

Le immagini della tappa castiglionese di Obiettivo Tricolore

L'arrivo in piazza del municipio di Obiettivo Tricolore

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