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Cronaca

Aggressione alla 11enne, le legali delle ragazzine: "Episodio grave, ma la ricostruzione è un'altra"

"E' necessario chiarire quanto accaduto, poiché l'errata ricostruzione sta generando una violenza ancor più grave di quella che ha avuto luogo verso tutti i soggetti coinvolti"

"E' necessario chiarire quanto accaduto, poiché l'errata ricostruzione riportata da tv e giornali, sta generando una violenza ancor più grave di quella che ha avuto luogo verso tutti i soggetti coinvolti, che statuto subendo aggressioni e minacce quotidiane, per le quali ci riserviamo di tutelare i loro diritti nelle opportune sedi". Le avvocatesse Annalisa Francini e Federica Valeriani, che rappresentano alcune delle ragazzine coinvolte nell'aggressione nei confronti di un'undicenne che si è verificata lo scorso 28 febbraio nel parcheggio della ex caserma Cadorna, chiariscono alcuni punti della vicenda. 

"Senza nulla togliere alla gravità dell’episodio, che rimane comunque da stigmatizzare e che deve essere fonte di riflessione per le istituzioni, ma soprattutto per le famiglie - scrivono le legali -, preme fare chiarezza sulla dinamica degli eventi che sono ancora al vaglio della competente autorità giudiziaria, che sta lavorando senza sosta per delineare eventuali responsabilità, anche con la collaborazione dei minori da noi rappresentati".
Le avvocatesse sostengono che: "Dai primi riscontri si può smentire la ricostruzione dei fatti fornita all’indomani dell’accaduto: non è stato teso nessun "agguato", nessuna minaccia ha preceduto i fatti, nessun "branco" ha "attirato" per "aggredire" e nessuno ha "torturato" o "seviziato" con "cinture" o altri oggetti, circostanze che comunque sono oggetto di indagine e che verranno valutate dagli organi competenti.
Ciò che emerge è che una discussione tra ragazzi è degenerata, fatto in sé gravissimo, ed ha portato tutti i soggetti coinvolti a subire e aggredire reciprocamente.
Al momento della lite si sono accalcati come spettatori molti coetanei, estranei a tutti i minori coinvolti nella discussione, che li hanno incitati, spinti a picchiarsi e ripreso tutto con i cellulari, fatti anche questi estremamente gravi e soprattutto socialmente preoccupanti, che devono essere fonte di attenta riflessione da parte di tutti.
Con l'auspicio che il processo mediatico che si è instaurato venga riportato sul giusto binario in attesa dell’esito delle indagini, affinché l’accaduto venga affrontato con la dovuta serenità di giudizio".

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