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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Trovato in un bagno di sangue: è in prognosi riservata. Si stringe il cerchio nei confronti dell'aggressore

Gli agenti della Squadra mobile starebbero seguendo una pista ben precisa

È stato operato nella notte tra martedì e mercoledì ma le sue condizioni restano ancora molto delicate. Il giovane ferito nella notte a Indicatore si trova in rianimazione, all'Ospedale San Donato. È in prognosi riservata, anche se secondo in medici adesso non sarebbe più in pericolo di vita. Sul mistero della sua aggressione, consumata alle 21,30 circa nella frazione alle porte di Arezzo, stanno indagando gli agenti della Squadra mobile della Polizia di Stato guidati dal dirigente Sergio Leo. 

Stando ad alcune indiscrezioni, gli inquirenti avrebbero già una pista per risalire a chi ha sferrato i numerosi fendenti che hanno raggiunto il 30enne al collo, alle braccia e, in modo più grave, all'addome. Le primissime ricostruzioni porterebbero a pensare che sia stato un uomo da solo compiere l'assalto. Un'aggressione consumata molto probabilmente a poca distanza da quella panchina dove aveva cercato conforto in attesa che arrivassero i soccorsi. Ignoti però i motivi che hanno portato a tale violenza.

Il giovane ha chiamato da solo i sanitari del 118. I soccorritori è stato trovato sanguinante: è stato soccorso, stabilizzato e intubato. Poi gli operatori della Misericordia di Arezzo lo hanno portato all'ospedale dove è stato operato con urgenza. 

Non è ancora chiaro quale sia stata l'arma usata: un coltello, taglierino, oppure collo di bottiglia. Mistero anche sul movente: come per l'episodio di Campo di Marte, si indagherebbe nel mondo della droga. Nel passato del 30enne, infatti, ci sarebbero precedenti legati allo spaccio di stupefacenti. 

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