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Cronaca

Addio alla leggenda di Colcitrone "Ciuffino" Raffaelli: il capitano più vittorioso della storia della Giostra

Si è spento la scorsa notte all'età di 87 anni Guido "Ciuffino" Raffaelli, capitano storico del quartiere di Porta Crucifera, il più vittorioso della storia della Giostra con ben 14 Lance d'oro: la prima conquistata il 2 settembre 1973, l'ultima...

Si è spento la scorsa notte all'età di 87 anni Guido "Ciuffino" Raffaelli, capitano storico del quartiere di Porta Crucifera, il più vittorioso della storia della Giostra con ben 14 Lance d'oro: la prima conquistata il 2 settembre 1973, l'ultima il 9 settembre del 2000. E' passato alla storia come il "Capitano dei capitani" e l'"Invincibile", ha ricoperto infatti la carica di capitano rossoverde in quattro distinte fasi, ma i successi di Colcitrone tra gli anni '70, '80, '90 fino al settembre 2000 sono arrivati solo con lui. Grande personaggio di Giostra, impegnato nel sociale, Guido Raffelli si è spento all'ospedale San Donato, debilitato dalle complicazioni di una malattia. La sua salma sarà esposta dalle 15 nella sala delle vittorie del quartiere rossoverde, in attesa dei funerali.

La sua storia giostresca

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Nel 1971 gli viene consegnato il costume da capitano da Vittorio Farsetti: il 2 settembre 1973 arriva la prima gioia con la coppia Tabanelli-Zama. Colcitrone proveniva da 6 anni di digiuno. Il bis arriva nella Giostra in notturna del 28 agosto 1976.

L'anno dopo Raffaelli lascia e inizia un periodo nel quale Porta Crucifera non vince. Torna in piazza da capitano nel 1980 ed è cappotto con Franco Ricci e Gabriele Tabanelli. Lascia di nuovo e arrivano 5 altri anni di digiuno per Porta Crucifera.

Il ritorno di Raffaelli è datato 1986, la coppia di giostratori è formata da Eugenio Vannozzi e Marco Filippetti. Il 31 agosto e il 7 settembre il quartiere torna a far cappotto. "Sono indicato come capitano dotato di un bel didietro", scherza in una memoria riportata nella storia di Porta Crucifera sul sito del quartiere. Raffaelli resta in sella e Colcitrone macina successi: Filippetti-Vannozzi vincono nel 1988, nel 1989 e nel 1991 (dopo una sospensione). E poi ancora nel 1992 e nel 1993. Nel 1995 nuovo successo con Filippetti e Vannozzi (Alessandro, stavolta).

Raffaelli decide di lasciare di nuovo, Porta Crucifera torna a digiunare. Ciuffino torna in lizza per il 2000 ed è ancora anno di grazia per i rossoverdi. Colcitrone centra due successi con Alessandro Vannozzi e Daniele Gori: quello in occasione della Giostra del 3 settembre e in occasione della straordinaria del 9 settembre. Nel 2001 un incidente tiene fuori Guido Raffaelli e il suo posto viene preso dal figlio Rodolfo, è ancora trionfo rossoverde il 17 giugno con Vannozzi-Gori. Infine nel settembre 2002 il passaggio di consegne, il nuovo capitano diventa Maurizio Fazzuoli e Raffaelli si ritira.

L'intervento del quartiere di Porta Crucifera

Il Quartiere di Porta Crucifera con la scomparsa di Guido Raffaelli, chiamato da tutti "Ciuffino", perde un pezzo di storia, una colonna portante del suo passato e un mito ineguagliabile del presente e del futuro.

Guido Raffaelli, nato il 18 Maggio 1932 ad Arezzo, cresciuto a “pane e Colcitrone” ha iniziato da bambino la sua gavetta nel nostro Quartiere indossando tutti i costumi, stupenda la foto che lo ritrae palafreniere dell’altrettanto indimenticabile Arturo Vannozzi affissa al Circolo rossoverde.

Fino al giorno in cui un altro Grande, Vittorio Farsetti gli ereditó quel vestito, quella responsabilità, riconoscendo in Guido la persona giusta per questo ruolo.

Mai scelta fu così azzeccata. Era il 1971 e il nostro Quartiere non godeva di ottimi risultati, l'ultimo nel 1966 con Leoni-Zama. Nel 1973 Guido, allora nemmeno 40enne, al terzo tentativo (allora si correva una sola giostra all'anno), portò i suoi giostratori (Tabanelli e Zama) ad un magnifico successo: dopo le due tornate di carriere i rossoverdi si ritrovavano ancora vivi, agli spareggi con il Quartiere rivale per eccellenza, Santo Spirito. Paolo Giusti per i gialloblu colpì un bellissimo 4 ed il Ciuffo decise di metterci del suo scegliendo si l'esperto Tabanelli, ma facendolo correre con il cavallo Isidora del compagno Zama, giudicato più affidabile. Tabanelli colpì un bellissimo ed inaspettato 4 lasciando un po’ scosso Giusti, che al secondo spareggio si fermò sull'uno. Fu così che la 16° lancia d'oro prese la via di Palazzo Alberti.

Da li in avanti parlano i numeri per il grande Ciuffino e per il suo apporto al Nostro Quartiere, dal 1973 al 9 Settembre 2000 (ultima sua vittoria da Capitano), Porta Crucifera non ha più saputo vincere senza il suo condottiero in Piazza Grande.

Le 14 lance d'oro vinte rappresentano solo la cornice di una vita dedicata alle sue passioni: Colcitrone e la Giostra del Saracino.

Oggi il Rettore e il Capitano lo vogliono ricordare così :

"L'intero quartiere è in lutto per la scomparsa di Ciuffino, un grande capitano con ben quattordici vittorie alle spalle. Da noi tutti penso venga considerato il Capitano dei capitani, non resta ancora che ringraziarlo per i tanti consigli che ha sempre saputo darci in questi anni di mandato. Appena ci siamo insediati è stata la prima persona con cui ci siamo confrontati e da li in poi c'è sempre stato. Un uomo che amava la Giostra, ma soprattutto Porta Crucifera. Con infinito dispiacere siamo vicini a tutta la famiglia Raffaelli" queste le parole del nostro rettore Simone Catalani.

"Per me ciuffino è stato il Capitano con la C maiuscola- spiega Niccolò Cherici Mascagni, capitano in carica- sono cresciuto nel quartiere vedendo la sua figura come quella di un mito e provavo nei sui confronti un affetto incredibile, anche se all'epoca ero solo un bambino e lui neanche mi conosceva. Quando sono stato nominato capitano, la prima persona con cui ho voluto parlare è stato proprio Ciuffo e, tramite suo figlio Rodolfo, sono riuscito a contattarlo e a parlarci. Già solo scambiare due chiacchiere con lui per me è stato un privilegio, il fatto poi che mi desse dei consigli su come svolgere questo ruolo per me era proprio un sogno. Veniva spesso a trovarci al campo prova e averlo lì vicino, anche in piazza alle prove, mi dava sicurezza. Il mio più grosso rammarico è che avrei voluto portarlo dietro le logge con me nell'edizione straordinaria della giostra di agosto, ma ahimè non ci sono riuscito. Dentro di me la sua perdita ha lasciato un vuoto incredibile. Penso che d'ora in avanti, prima di ogni scelta o di ogni decisione, darò uno sguardo in alto cercando un suo cenno di approvazione. Grazie di tutto Ciuffo"

L'intero popolo rossoverde si stringe intorno al dolore della famiglia Raffaelli e si impegna a ricordare negli anni che grande uomo fu Guido Raffaelli.

Foto: in copertina immagine tratta dal sito di Porta Crucifera, in alto tratto dalla pagina facebook della Giostra del Saracino

@MattiaCialini

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