Addio a Giancarlo Andreoni: funerale in Santa Croce. Cremazione al cimitero

Sono in programma oggi alle 18 i funerali di Giancarlo Andreoni, l'operaio travolto venerdì da un camion di Sei Toscana (che stava facendo retromarcia al compattatore di Camucia) e morto poco dopo.

Nella giornata di ieri il corpo, finora a disposizione della magistratura aretina che ha aperto un fasciolo per omicidio colposo, è stato riconsegnato alla famiglia.

I funerali - spiega il nipote Lorenzo Bianchi - si svolgeranno alle ore 18 nella piccola chiesa di Santa Croce in Arezzo, mentre la salma verrà cremata come da volere del defunto alle ore 8,30 del mattino seguente al cimitero di Arezzo. Si uniscono al dolore della famiglia - della madre, dei fratelli, della moglie, dei figli e dei nipoti - l'intero paese di Giovi dove Giancarlo era nato, la zona di Trento Trieste dov'era vissuto e la Croce Bianca di Arezzo, considerata da Giancarlo la sua seconda famiglia.

Chi era

Giancarlo Andreoni, 56 anni, ha perso la vita venerdì pomeriggio a Camucia.

Da circa un mese lavorava per una cooperativa, la Coob, come operatore ecologico, per conto di Sei Toscana. In precedenza aveva lavorato sempre per il gestore, come interinale. Era anche molto soddisfatto di aver trovato un lavoro ma non ha fatto in tempo a goderselo. Giancarlo era molto conosciuto ad Arezzo come volontario della Croce Bianca. Era un operatore che prestava il suo tempo per accompagnare le persone malate a fare la dialisi oppure le visite mediche. Un altruista. Spesso era alla guida dei mezzi della Croce Bianca. Per anni è stato dietro al bancone del fruttivendolo e alimentari che si trova al semaforo di via Trento Trieste, di fronte alle mura della scuola Pio Borri. Separato, lascia una figlia e un figlio.